LA RICETTA PER FARE CULTURA DEL CIBO!
di Andrea Laganga
Semplici modi per essere parte attiva del CAMBIAMENTO! E tu ci metterai la FACCIA?
Amici del Butcher,
ma quanto vi è piaciuto l’articolo sulla CULTURA DEL MANGIARE?
Andiamo a vedere…
MI AVETE SCRITTO… e io rispondo!
In tanti mi avete scritto, risposto ai post e alle piccole provocazioni offrendomi anche molti spunti di confronto da portare avanti con voi.
Tra tutte però mi è saltato all’occhio un vostro commento sotto un video di Tik Tok dove un collega, un giovane macellaio, rispondeva alla mia domanda “Ma il Macellaio può fare CULTURA?” con questa risposta:
Si, ok! Il macellaio deve fare CULTURA ma, facile per te … Io ti seguo, ti stimo e ti prendo come esempio. Per me però non è facile mettermi in gioco, magari con video come fai tu….. CONSIGLI?”
CONSIGLI
Caro Antonio, innanzitutto grazie per le tue belle parole; anzi, credo che già con questo tuo commento tu abbia fatto il primo passo verso il TUO cambiamento, che senti il bisogno di esternare e mettere in pratica…
Ora mettiti comodo che con questo tuo commento, mi hai dato il LA per entrare nello specifico e approfondire il tema del FARE CULTURA DEL CIBO.
IL MACELLAIO E’ CULTURA
La cultura del cibo è molto più di una serie di ricette o di ingredienti: è un viaggio attraverso le tradizioni, la storia e l’identità di una comunità. Per diffondere questa cultura e far sì che diventi parte integrante della vita quotidiana, sono necessari sforzi che coinvolgano ed educano le persone in modi diversi.
Immersi nella frenesia moderna, spesso ci dimentichiamo delle radici culturali dei cibi che consumiamo.
EDUCARE le persone riguardo all’origine, alla produzione e al significato culturale del cibo è essenziale per creare una connessione più profonda con ciò che mettiamo sulle nostre tavole, e questo sicuramente è una priorità, una cosa sacrosanta da fare per il Macellaio che si rapporti con il cliente nel momento della scelta del taglio.
PROMUOVERE LA CULTURA DEL CIBO
Una delle modalità più efficaci per promuovere la cultura del cibo è attraverso l’esperienza culinaria. Immaginate di partecipare a una cena tematica che esplora le tradizioni culinarie di una specifica regione o cultura. Questi eventi offrono non solo deliziosi piatti, ma anche una finestra aperta su storie e tradizioni tramandate da generazioni.
Parallelamente, l’educazione alimentare gioca un ruolo fondamentale.
Offrire sessioni informative su come riconoscere la carne e i suoi tagli anatomici, sulle differenze tra allevamenti intensivi e sostenibili, sull’interpretazione delle etichette nutrizionali e sullo spreco alimentare consente alle persone di comprendere meglio l’impatto delle loro scelte alimentari sull’ambiente e sulla salute.
L’ESPERIENZA SIGNORI!
Non c’è modo migliore di apprezzare la cultura del cibo se non attraverso l’esperienza diretta. Festival del cibo, fiere agricole e mercati locali offrono un’ampia gamma di cibi regionali, consentendo alle persone di esplorare sapori nuovi e tradizionali e di entrare in contatto con i produttori locali. Quindi, non sottovalutate la possibilità di vivere esperienze del genere partecipando attivamente in manifestazioni, momenti di confronti o feste per parlare di CICCIA.
In un’era digitale, l’uso di piattaforme online diventa cruciale. Blog, social media e siti web dedicati possono essere utilizzati per condividere ricette, consigli culinari e storie coinvolgenti sulla cultura alimentare. Questi canali non solo educano, ma creano anche comunità di appassionati di cibo che condividono la stessa passione.
COLLABORARE E VIAGGIARE!
Le collaborazioni sono un altro strumento potente. Coinvolgere chef rinomati, agricoltori, nutrizionisti o istituzioni culturali in progetti congiunti o eventi speciali può dare vita a esperienze uniche che esplorano l’importanza culturale e sociale del cibo.
La letteratura e le pubblicazioni giocano un ruolo significativo nel promuovere la cultura del cibo. Libri, articoli e guide che esplorano la storia del cibo, le tradizioni culinarie e le influenze culturali nella gastronomia sono strumenti importanti per approfondire la conoscenza e l’apprezzamento del cibo. Siate quindi CURIOSI di sapere, conoscere per poi RACCONTARE ad altri.
Un modo coinvolgente per diffondere la cultura del cibo è attraverso viaggi gastronomici. Io ad esempio ogni viaggio o vacanza con la famiglia che organizzo, non possono mancare tappe enogastronomiche per vivere e arricchire il mio bagaglio culturale con esperienze differenti e tipiche.
LA TRADIZIONE E IL TERRITORIO
Sostenere i produttori locali è cruciale per preservare la cultura del cibo. Promuovere l’acquisto e il consumo di prodotti locali non solo supporta l’economia locale, ma anche la preservazione delle tradizioni culinarie radicate nella comunità.
Rispettare e preservare le tradizioni è fondamentale. Valorizzare le pratiche e le ricette tradizionali della propria regione o di altre culture promuove il rispetto per la storia e la diversità del cibo.
Infine, la condivisione delle storie personali legate al cibo è un modo potentissimo per preservare e diffondere la cultura culinaria.
Le storie di famiglia, le ricette tramandate di generazione in generazione, raccontano molto di più di semplici ingredienti o preparazioni: raccontano la storia e l’anima di una cultura.
PAROLA DEL BUTCHER!
In sintesi, la cultura del cibo può essere diffusa attraverso una combinazione di esperienze, educazione, condivisione e preservazione delle tradizioni. Questi sforzi multifaceted aiutano a creare una consapevolezza più profonda del cibo che consumiamo, trasformando ogni pasto in un’opportunità per esplorare, apprendere e connettersi con il mondo che ci circonda.
Nulla di speciali quindi tra le cose elencate. Il motore di tutto però sarete VOI STESSI. La convinzione nel voler essere parte attiva del cambiamento sarà la vostra benzina.
Basterà quindi solamente METTERCI LA FACCIA!
E tu sei pronto?