STREET FOOD: LA GUIDA DEL GAMBERO ROSSO
di Andrea Laganga
LO STREET FOOD DEL GAMBERO ROSSO
Amici del Butcher
ben trovati!!
Oggi ci occuperemo di un settore a tutti molto caro, trasversale direi ma piacevole e che ti tiene vicino alla gente: lo STREET FOOD.
Niente di nuovo direte voi, e in parte è vero. Ma quando a promuoverlo è il Gambero Rosso, le cose cambiano. Andiamo a leggere!
LA NUOVA GUIDA STREET FOOD DEL GAMBERO ROSSO 2024
La prima guida dello Street Food firmata Gambero Rosso risale al 2013. A distanza di ben 10 anni, la Guida e lo Street Food ne hanno fatta di strada! E non è un gioco di parole ma una evoluzione bella e buona che è andata oltre ogni pronostico e ha superato tutte le aspettative e le difficoltà.
Da subito la Guida si è posizionata come osservatore privilegiato. Grandi CHEF hanno scelto di lasciare la propria brigata e abbandonarsi alla libertà di un TRUK.
Anche giovani Manager appassionati di Cucina si sono lanciati nell’impresa di specializzarsi in cucine sui generis e marcati rionali tornati alla ribalta alla ricerca di una eccellenza di cucina Italiana e Internazionale sempre più apprezzate.
L’EVOLUZIONE
Ampie aree urbane di atenei o grandi uffici si sono adeguate e allineate subito alle nuove tendenze, popolandosi all’ora di pranzo di apecar e mezzi variopinti che offrono di tutto dai ravioli cinesi, ai panini vegani, agli smash burger o ai raffinati arancini siciliani per studenti e manager di ogni età ed estrazione con un nuovo concetto di ristorazione finzionale.
EDIZIONE 2024
L’EDIZIONE 2024
La guida 2024 ha raccolto quanto in essere e maturato in questi anni ed è ancora più ricca, proprio come lo stesso fenomeno dello street food:
80 nuove segnalazioni tra attività stanziali e food truck, con 23 pagine di approfondimento dedicate ai mercati storici, alle food court, ai mercati gastronomici di nuova generazione e un’ampia appendice dedicata ai food truck con più di 70 referenze.
Insomma, una una rappresentazione completa delle infinite strade del buon cibo e del talento che si possono trovare sui nostri territori.
Non ci sono premi assegnati ma segnalazioni:
20 piccoli grandi Campioni, uno per regione e con un premio speciale, Street Food da Chef, con una stella per lo chef che nei propri menu di fine dining ha saputo rivisitare al meglio un cibo di strada.
Quest’anno questo premio va a Pascucci – Al Porticciolo di Fiumicino, ristorante in cui lo chef Gianfranco apre il suo menu con un paninetto da spiaggia, cotto al vapore e poi farcito con burger di palamita, maionese di macchia e salsa ponzu, ricavata dagli scarti del pesce.
I NUMERI DA NORD A SUD
Una menzione speciale va fatta per tutti coloro che sono rientrati a pieno titolo nella Guida:
dalle Valle d’Aosta con Pane per Focaccia ai tacos di Taquito della Sardegna, la corsa tra i campioni racconta un percorso variegato, arricchito di un impasto fitto di tradizione e innovazione capace di dare vita e fortuna a storie bellissime.
e Poi Mei Shi Mei Ke con la doppia insegna torinese specializzata in ravioli cinesi, la cui insegna significa “cose buone tutti i giorni”; il genovese Rooster che offre pollo pugliese nel pieno rispetto dell’etica; la Katsusanderia di Milano, con i suoi sandwich nipponici nella nuova Sidewalk Kitchen di Milano; il vicentino Bacaro della pizza, un ossimoro con i suoi golosi toketin di base pizza farcita con salumi, formaggi e cicheti locali; lo Chalet Cimone di Lavarone in Trentino, davanti alla seggiovia per godersi in quota appetizer locali; il triestino aMano, in cui tutto è tagliato rigorosamente a mano, a partire dai salumi; la Crescentina 2.0 di Indegno, a Bologna, in tre versioni e anche gourmet.
Non manca certo la Toscana con A pancia Piena di Pontassieve, food truck stanziale con hamburger gourmet; il pesce e i frutti di mare take away di Gastrò di San Benedetto del Tronto; arrivando alla porchetta, alla terza generazione, di Serafino’s a Spoleto al fish burger romano di Grasso; al Ristoro Mucciante di Castel del Monte nell’aquilano con i superbi arrosticini del Piccolo Tibet”; per scendere nel Molise dove spicca Isernia con I sapori autentici della carni alla brace di Iallonardi mentre in Campania è Is Pop a colorare Pomigliano d’Arco con le sue ciabatte pop e i salumi di mare; la Salumeria Bianco svetta in Puglia per i suoi panini a Putignano; in Basilicata è il food truck Retrò Gusto a portare la cucina aviglianese sotto i riflettori; Scilla conquista la Calabria con Civico 5 e i suoi iconici panini al pesce spada.
La Sicilia chiude con il ragusano Delicatessen in drogheria e i suoi panini a kilometro zero.
CAMBIA PUNTO DI VISTA_ Segui la GUIDA!
Quindi, cari amici goderecci, levatevi dalla testa l’assonanza STREET FOOD con cibo scadente che deve costare poco.
Negli anni le asticelle si sono alzate, la ricerca e gli studi della materia prima si sono nettamente portati all’altezza delle grandi firme degli amici stellati.
BASTA quindi lamentarsi per i prezzi pagati per portate gourmet giustificandosi del fatto che “abbiamo mangiato in piedi, non possiamo pagare così tanto….”
Dietro ad ogni piatto, ci sono studi, prove ed errori… tutto questo per raggiungere la perfezione.
Se volete però scongiurare da brutte sorprese, evitate di andare a casaccio e affidatevi alla GUIDA del Gambero ROSSO!