CINCO de MAYO, da Manzoni a… FESTA GRANDE!
di Andrea Laganga.
STORIA, CULTURA e RICETTE DELLA FESTA PIU’ COLORATA DEL MONDO!
Amici del Butcher
Se dico 5 maggio, ecco che subito vi partirà in loop ci parte il “Ei fu. Siccome immobile, Dato il mortal sospiro,Stette la spoglia immemore. Orba di tanto spiro, Così percossa, attonita. La terra al nunzio sta…”
Per noi italiani infatti il 5 maggio è soprattutto il giorno che dà il titolo a una celebre poesia di Alessandro Manzoni che si impara a memoria già alle elementari. Una poesia che l’autore dei Promessi Sposi ha dedicato a Napoleone Bonaparte, morto proprio il 5 maggio 1821 nell’isola di Sant’Elena.
Ma per milioni di persone in America, in particolare tra Messico e USA, il cinque maggio corrisponde a una festa sempre più popolare, di origine storica ma oggi caratterizzata soprattutto da un clima euforico, tanto cibo e fiumi… di birra.
CINCO DE MAYO, LA STORIA DELLA DATA “NEFASTA”
Le origini storiche del Cinco de Mayo sono legate a una coincidenza davvero curiosa, ma andiamo con ordine. Tutto inizia nel luglio 1861, quando il Messico, uscito da una serie di guerre civili e contro gli Stati Uniti, è vicino alla bancarotta e decide quindi di sospendere i pagamenti dei debiti verso i Paesi esteri.
L’insolvenza e la debolezza messicane convinsero Spagna, Regno Unito e Francia ad allearsi, per tentare di colonizzare lo Stato centroamericano. In particolare, l’intento della Francia era proprio di acquisire nuovi imponenti colonie nel continente, e così l’esercito francese provò a conquistare Città del Messico. Ma a 130 km dalla capitale, nei pressi del villaggio di Puebla, 8000 soldati francesi furono sconfitti da 4000 messicani.
Quella battaglia avvenne il 5 maggio del 1862, a 41 anni di distanza dalla morte del condottiero decantata dal Manzoni. E la curiosità è che a capo dell’ingente e ben equipaggiato esercito francese pesantemente sconfitto c’era l’imperatore Napoleone III, figlio del fratello del più celebre Napoleone. Il 5 maggio si confermò così una data nefasta per la famiglia Bonaparte, anche se qualche mese dopo la Francia riuscì comunque a conquistare il Messico, prima di ritirarsi nel 1867 pressata dalla resistenza messicana e dagli attacchi prussiani in Europa.
La diffusione del Cinco de Mayo dal Messico agli USA
Il Cinco de Mayo divenne così una data che ricordava ai messicani una fiera vittoria contro un nemico più numeroso e più potente: già nel 1863, gruppi di messicani a Los Angeles commemorarono la battaglia di Puebla, con una celebrazione volta a protestare contro il dominio francese in Messico. Riconquistata l’indipendenza, l’impresa eroica fu festeggiata anche in patria, in particolare intorno a Puebla.
Contrariamente a quello che ci aspetterebbe, però, la festa del Cinco de Mayo è più popolare negli Stati Uniti: è vero che in Messico è una festività nazionale, ma è oltre confine che questa giornata porta con sé una serie di celebrazioni dedicate alla minoranza più importante del Paese. Nelle scuole statunitensi, infatti, si studia la cultura messicana, inoltre in diverse città ci sono sfilate con balli e vestiti folcloristici e gli eventi a tema sono ogni anno più numerosi.
LA FIESTA GRANDE DEL CINCO DE MAYO: AMICI E BIRRE A FIUMI
Nonostante le sue importanti origini patriottiche, tuttavia, il Cinco de Mayo è oggi soprattutto una “fiesta” in cui messicani – e non solo – si divertono in compagnia di amici e familiari. Fin dagli anni ’80 del XX secolo, infatti, diverse aziende produttrici di birra hanno investito molto in campagne pubblicitarie per promuovere questa festa, ottenendo il risultato sperato.
Secondo un’indagine svolta dall’istituto Nielsen nel 2013, infatti, in occasione del Cinco de Mayo in America si compra e consuma una quantità di birra superiore persino a quella del Superbowl, uno degli eventi sportivi più importanti che ci sia in America.
CHE SI MANGIA il Cinco de Mayo
Tra una birra e un margarita, però, bisogna pur mangiare qualcosa. E quale occasione migliore per assaggiare qualche piatto tipico della cucina messicana?
La gastronomia del Messico è tra le più celebri al mondo, sia nella versione street food sia in quella più elaborata: i celebri tacos, i nachos, i jalapenos, le enchiladas e la salsa guacamole sono le icone di questa cucina, amatissima anche in Italia.
Qualche anno fa il rinomato istituto Smithsonian consigliò di provare tre ricette tipiche di Puebla, decisamente meno conosciute all’estero:
- il “mole poblano”, ovvero una salsa vegetale di colore scuro che può abbinarsi al riso;
- le “chalupas”, ovvero spesse tortillas fritte e condite con carne, formaggio e cipolla;
- i “chiles en Nogada”, ovvero peperoni verdi ripieni di carne e frutta secca.
Che ci si affidi ai grandi classici o a ricette meno conosciute, quel che è certo è che la cucina messicana è perfetta per fare festa, il Cinco de Mayo ma anche in ogni giorno dell’anno.
LA RICETTA
La salsa guacamole è una preparazione di origine messicana, ma diffusa in tutto il mondo. Una ricetta facile a base di avocado e lime, perfetta per un aperitivo tra amici, abbinata a nachos e tortillas.
INGREDIENTI
- 2 avocado maturi
- 1/2 peperoncino verde (jalapeno)
- 2 cipollotti
- 1 lime
- un mazzetto piccolo di coriandolo
- sale
- pepenero
La salsa Guacamole arriva da molto lontano, precisamente dal Messico e si dice che risalga addirittura all’era degli Aztechi.
La ricetta originale del guacamole risulta essere composta solo da una base di avocado con aggiunta di lime, cipolotti e pepe, ma negli anni ne sono nate diverse varianti che prevedono l’aggiunta non solo dei pomodori, ma anche di spezie come cumino e coriandolo: quest’ultimo lo abbiamo usato anche noi per questa versione.
Servita con tortillas o tapas per un aperitivo, la salsa guacamole è abbinata a particolari piatti di verdure, oppure con toast e uovo pochè.
PROCEDIMENTO SALSA GUACAMOLE
SALSA IN 2 PASSAGGI
- Preparare la salsa guacamole è semplice. Come prima cosa aprite a metà i due avocado avvalendovi di un coltello affilato. Togliete il nocciolo e con un cucchiaio ricavate la polpa mettendola in una ciotola capiente. Con una forchetta schiacciate fino a ridurre in un composto quasi cremoso.
- Unite il succo di lime, il peperoncino e il cipollotto tagliati finemente e infine il coriandolo tritato. Lavorate sempre con la forchetta per amalgamare bene. Completate con sale e pepe.
La salsa guacamole è pronta per essere servita.
VAMOS !!!!
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