IL PIACERE del NATALE resta a Tavola.
di Andrea Laganga.
CIA: PREZZI PIU’ ALTI MA CIBO “salvo”.
Sulla tavola delle feste 2,9 mld
Il caro bollette accorcia la lista dei regali di Natale e taglia viaggi e vacanze, ma non toglie agli italiani il piacere della tavola. Questo il report della CIA – Agricoltori Italiani afferma che tre italiani su quattro hanno trascorso a casa, con parenti e amici, i giorni dalla Vigilia a Santo Stefano.
MENO REGALI MA… REGGE IL FOOD
Il budget per i doni cala dell’8% sul 2021, quello per il cibo regge. Anche se, a parità di consumi rispetto all’anno scorso, le famiglie hanno speso fino a 300 milioni in più per gli acquisti alimentari delle feste, a causa dei rincari generalizzati dei prezzi, per un totale di oltre 2,9 miliardi di euro. Questo il report di Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui gli italiani hanno scelto di mangiare a casa per i gironi delle feste.
Nonostante la situazione di crisi, dunque, le famiglie non rinunciano alle tavolate delle festività, dove hanno trionfato ancora una volta i piatti della tradizione, con ricette locali e prodotti tipici scelti nell’80% dei casi.
Spazio allora a ragù, tortellini in brodo, bollito, verdure pastellate e fritte, arrosto, abbacchio e patate, seguiti da torrone, pandoro e panettone. Senza dimenticare il classico cenone del 24 dicembre, a base di pesce per 17 milioni di famiglie -osserva Cia-.
Proprio in questi giorni, si registra da sempre il consumo più elevato dell’anno di specialità ittiche, che segna un ulteriore balzo del 20% in questo fine 2022, pur con differenze territoriali: capitone in testa al Sud Italia, moscardini e vongole veraci al Nord. Baccalà immancabile ovunque; bene anche alici, triglie, gamberi, sogliole, spigole, sgombri e seppie.
Anche in queste feste, infine, prosecco e spumante Made in Italy hanno superato di gran lunga lo champagne -aggiunge Cia- con quasi il 90% dei brindisi tricolori e 95 milioni di bottiglie stappate da Natale e per tutte le feste.
IL TERMOMETRO IN MACELLERIA
Rosse anche le previsioni delle Macellerie Italiane che, oltre le aspettative, hanno chiuso i giorni del natale con positività. “Un Natale diverso dal solito – afferma Orlando Di Mario, presidente della Nazionale Italiana Macellai – dove fino agli ultimi giorni l’incertezza dei clienti non hanno agevolato il nostro lavoro. E’ stata sicuramente una corsa contro il tempo – continua Orlando – dove negli ultimi giorni abbiamo dovuto correre tra ordini delle materie prime e preparazioni notturne per soddisfare i nostri clienti”.
Sarà forse per questa influenza cha ha colpito molti italiani o le insolite temperature quasi estive, tutt’altro che natalizie, che hanno “scombussolato” le solite abitudini dei clienti, consci del fatto di restare a mangiare a casa ma senza sapere per quanti e chi cucinare.
Comunque vada, l’organizzazione e la professionalità dei Macellai d’Italia hanno fatto si che, pur sacrificando le ore notturne per le preparazioni, sono riusciti a portare a casa un degno e roseo natale, riuscendo a soddisfare i propri clienti, linfa fondamentale delle botteghe italiane.
E tu, come hai trascorso le tue feste di Natale? CASA o RISTORANTE?
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!