CICCIA PER NATALE? da nord a sud tutte le specialita’ regione per regione
Amici del Butcher che bello pensare al Natale, vero? Ma chi si sbattezza a preparare il banchetto un po’ meno!
Pranzo di Natale che incubo; quanti siamo, cosa mangiare, accontentare tutti i gusti, tutte le tendenze alimentari, chi non mangia una cosa, chi un’altra… insomma, per i cuochi in cucina ogni anno è un dramma.
Che poi, se ci pensiamo bene, almeno in casa Laganga, ogni santa domenica a casa di Nonno e Nonna è sempre un po’ il pranzo di Natale e, vivendolo dietro ad un banco di macelleria, che sia estate, primavera o Inverno, poco cambia anche per i clienti di sempre. Parola d’ordine, non far alzare gli invitati dal tavolo con la fame.
LE TRADIZIONI IN TAVOLA

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Ragiona ragiona, vedendo anche su internet le varie proposte di altri colleghi butcher o degli amici chef, quello che mi salta all’occhio è che a vincere sono sempre i gusti della tradizione regionale e locale. C’è chi poi arricchisce i piatti con fiocchi e decorazioni, chi inserisce ingredienti fusion magari dalle varie contaminazioni personali… ma il gusto di casa rimane sempre quello più vincente che accontenta grandi e piccini.
Devo lanciare una freccia a favore della ciccia, non me ne vogliano gli amici vegani ma, quando si parla di feste, carne e pesce la fanno da padrona. Se la sera della Vigilia i menù regionali puntano sul pesce; in Italia il 25 dicembre i piatti si riempiono di bontà culinarie tradizionali a base di carne.
Vediamo tutte le varianti della Penisola, regione per regione, partendo dal Nord fino alle Isole maggiori.
Che tipo di carne si mangia a Natale nel NORD Italia?
Valle d’Aosta
In Valle d’Aosta a Natale non può mancare un antipasto di mocetta con crostini al miele, lardo e castagne caramellate. La mocetta è un salume tipico valdostano e non è altro che carne di camoscio essiccata.
È inoltre immancabile la tradizionale carbonade valdostana: un piatto a base di carne di manzo speziata cotta nel vino rosso e servita insieme alla polenta.
Piemonte

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In un vero pranzo di Natale piemontese non possono mancare i tipici agnolotti AI TRE ARROSTI, ripieni di carne di coniglio, vitello e suino accompagnati da un delizioso sugo di carne. Altri piatti tipici natalizi sono poi il cappone (giovane gallo castrato) l’arrosto e il bollito misto a base di carne di manzo, cappone e cotechino, accompagnato da polenta o salsa verde.
Lombardia
In Lombardia, un pranzo natalizio prevede ravioli, tortelli e casoncelli ripieni di salsiccia (o salame) e carne macinata, immersi in un brodo di gallina o tacchino. Come secondo è poi tipico il cappone, farcito con castagne, noci, pane, salsiccia e interiora o anche carne macinata di maiale, prosciutto cotto, mortadella e frutta secca.
Trentino-Alto Adige
Spostandoci in Trentino-Alto Adige, i tipi di carne tipici per il pranzo natalizio sono il capretto e il capriolo al forno, il gulasch di manzo, il cervo in salsa di ginepro (o anche di frutti rossi) e lo spezzatino di capriolo accompagnato da marmellata ai frutti rossi. Tipicamente tutti questi piatti vengono serviti insieme alla polenta. Come primo piatto natalizio, invece, in Trentino-Alto Adige sono tipici i canederli.
Veneto

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In Veneto, il pranzo del 25 Dicembre è caratterizzato da un abbondate antipasto di salumi misti, come la salsiccia luganega o la soppressa, ed un buon primo di gnocchi al sugo d’anatra. La carne tipica dei secondi piatti è invece il vitello lesso o il maiale con pearà (che nel dialetto veneto significa “pepata”).
Friuli Venezia Giulia
Un piatto natalizio tipico del Friuli Venezia Giulia è la brovada e muset: una zuppa di cotechino e rape. Sono poi tipici la trippa soffritta con formaggio e sugo ed il gulasch a base di carne, lardo, paprika, patate, carote e un soffritto di cipolla.
Liguria
In Liguria sono invece tipici i ravioli di vitello e animelle ed i natalini serviti in un brodo di cappone e polpettine di salsiccia. Sono poi tipici gli stecchi fritti: spiedini di rigaglie di pollo con funghi, besciamella e parmigiano.
Emilia Romagna
Infine, l’ultima regione del Nord Italia: l’Emilia Romagna. Qui i tipici piatti natalizi a base di carne sono i tortellini in brodo di carne, le lasagne al ragù, il cotechino di Modena, zampone e lenticchie ed infine il famoso bollito di carne.
Che tipo di carne si mangia a Natale nel CENTRO Italia?
Toscana

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Benvenuti in Toscana, nell’Italia centrale. Si gioca in casa. Qui un tipico pranzo natalizio comprende il bardiccio (salsiccia di maiale e finocchio), i crostini di fegatini e l’arrosto di anatra, faraona, tordi e fegatelli con l’immancabile cappone ripieno.
Umbria
Gemella per i sapori della Toscana, anche in Umbria i crostini di fegatini sono un tipico antipasto natalizio, insieme a grandi taglieri colmi di salumi e formaggi vari. Fra i primi piatti sono poi tipici i cappelletti ripieni di piccione e cappone con sugo di carne, spesso associati alle pappardelle al sugo di cinghiale o lepre. I tipici secondi sono poi il cappone in brodo, il bollito misto, l’agnello o il maiale arrosto, la parmigiana di carne, il cotechino, le salsicce in umido e la gelatina di pollo.
Marche
Nelle Marche, un tipico primo natalizio sono i cappelletti in brodo di gallina o cappone e ripieni di prosciutto, pollo, manzo e maiale. Fra i primi sono poi i vincigrassi conditi con un sugo di manzo, pollo, prosciutto e funghi.

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Lazio
Infine, concludiamo i tipi di carne per la festa di Natale del Centro Italia con il Lazio. Qui è tipica la coratella in umido (un piatto a base di agnello), ma anche il tacchino ripieno e il tradizionale bollito misto di carne.
Che tipo di carne si mangia a Natale nel SUD Italia?
Abruzzo

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Un pranzo di Natale abruzzese prevede sicuramente un bel coniglio ripieno, la pecora alla cottora o alla neretese, il timballo alla teramana e la chitarrina con sugo di pallottine, ovvero minuscole polpettine.
Molise
In Molise, il pranzo natalizio comincia immancabilmente con abbondanti taglieri di salumi e insaccati come la salsiccia di fegato, la ventricina e il sagicciotto. Il pranzo prosegue poi con la zuppa alla santè, a base di polpette di carne, formaggio e crostini in brodo di gallina. Non possono poi mancare i cavatelli al ragù di maiale, la trippa, la polenta con frascategli, l’agnello e la tipica pampanella (carne di maiale ricca di spezie) di costine al forno.
Campania

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In Campania sono tipici il capretto, il cappone imbottito e il lesso di carne. Fra i primi non possono invece mancare i tortellini in brodo, le lasagne e i cannelloni, oltre alla tipica “minestra meritata”, a base di maiale e verdure in brodo.
Basilicata
In Basilicata, tra i primi piatti più tipici sono gli strascinati (il cui nome deriva dal metodo di preparazione, ovvero trascinandoli sul piano da lavoro con le dita) e la minestra di scarole e verza, cotta in brodo di carne e completata con del formaggio.
Calabria
Capretto e agnello con patate e legumi non possono sicuramente mancare in un vero Natale calabrese, così come non può mancare un bel maiale arrosto. Fra i primi piatti tipici della Calabria ricordiamo invece le scilatelle al ragù e la pasta al forno con uova, salsiccia, polpettine di carne e soppressata.
Puglia
In Puglia, il tradizionale pranzo natalizio prevede invece l’agnello al forno con lampisconi o con patate alla leccese, gli gnumeriedd (involtini di intestino di agnello o vitello cotti alla griglia) e i tortellini in brodo di carne. Nella zona di Foggia, inoltre, è tipica la zuppetta di Gesù Bambino: si tratta di uno sfornato con caciocavallo, brodo di tacchino, pane abbrustolito, mozzarelle e parmigiano.
E nelle grandi Isole? Quale carne si mangia?
Sardegna
Vediamo infine che tipo di carne si mangia a Natale nelle Isole: in Sardegna, dove noi di Forma Carni siamo di casa, è immancabile il famosissimo porceddu con il mirto. Sono poi tipici del pranzo natalizio l’agnello al forno, la cordula (intestino di agnello in tegame) e la coratella di agnello.
Sicilia

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Concludiamo il nostro viaggio culinario con la Sicilia: qui sono tipici i ravioli di carne in brodo di gallina, l’agglassato di carne (manzo cotto nelle cipolle), il falso magro (un rotolo di carne con dentro salsiccia, mortadella, cipollotti e formaggio) e il pasticcio di Noto (pane ripieno di maiale tritato, ricotta, pasta, cavolfiore e pecorino).
Insomma, è bello dire che con la Ciccia a tavola è sempre festa e si accontenta tutti (o quasi). Fieri delle nostre tradizioni, della nostra terra e dell’immancabile voglia di FAMIGLIA!
∞ E voi, cosa preparerete per il vostro pranzo di Natale? ∞
Parola del Butcher!
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