NO AI PRODOTTI Frankenstein_ FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE!
No ai prodotti Frankestein! Lo SLOGAN di Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition.
Ben trovati amici di Maremma che Ciccia!
Nuova settimana, vecchia discussione. Ma forse qualcosa si sta muovendo.
Ne abbiamo parlato molto, noi di Maremma che Ciccia. Un po’ per incredulità, un po’ perché è futuro, un po’ perché altri ne parlano.. un po’ per svegliarci tutti da questo silenzio.
Sarà un caso, sarà giunta l’ora. fatto sta che finalmente di sta roba sintetica se ne parla anche a casa nostra. Non scherziamo, già molti giornali avevano detta la sua, ognuno a suo modo e tutti citando le varie fonti.
Ma alla fine, a noi, cosa ci arriva? cosa dobbiamo fare? noi butchers, gli allevatori, i consumatori, i cittadini? Basta slogan e per cortesia lavoriamo tutti in modo concreto per arrivare ad una quadra che sia comprensiva di tutto ciò che serve senza estremismi vari…
DA COLDIRETTI VENETO
In un articolo di Coldiretti Veneto di sabato 22 ottobre si legge: “No ai prodotti Frankestein” etcetcetc.. Ohhhh! Direi! E spero di interpretare la voce di molti, se non di tutti!!
Intendiamoci, sono a favore della scienza, della ricerca, del futuro e di trovare le soluzioni per sollevare il pianeta da cataclismi e distruzioni varie, ma non credo che tutte le colpe siano da imputare a noi del settore ‘carni’.
In occasione della Fiera di Cittadella è partita la campagna “Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition” su tutto il territorio nazionale.
In un suo intervento Chiara Bortolas, presidente regionale di Donne Impresa, ha espresso chiaramente il suo timore nei confronti dei mercati appetibili sul nostro territorio nel settore ‘frankestein‘ e chiama tutti, cittadini e operatori del settore a fare fronte unito per opporsi.
Finalmente che qualcuno si ricorda dell’alimentazione naturale e della tipicità dei nostri territori che fanno identità, salute e benessere, perchéda sempre, secondo tradizione, il ciclo della vita e delle stagioni, anche se oggi stravolte e da recuperare, facevano salute e preservazione.
Questo è da recuperare e incentivare: ricerca sì, innovazione pure, ma a favore del benessere di tutti e non allo sfruttamento dei mercati di alcuni inneggiando ad una fantomatica salubrità ancora tutta da provare.
Parola del bucther!
PS: da poco abbiamo uno nuovo Governo… speriamo che si ricordi anche di noi!
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