NEWS DAL MONDO: QUESTA CI MANCAVA….
I PRIMI MAIALI AL MONDO CLONATI INTERAMENTE DA ROBOT VENGONO DALLA CINA
Bentrovati amici di Maremma che Ciccia.
Sempre in giro per notizie, mi sono imbattuto in questa. Tra l’incredulità e la curiosità, mi son detto, vabbè, parliamone. Di stranezze ne abbiamo già abbastanza, ma sembra non ce ne sia una fine.
Inoltre, visto il mercato, la peste, come da quelle parti si muovono, beh, forse è meglio vedere esattamente cosa ci sia in pista. Ancora.
Infatti, in genere loro creano il problema – si fa per generalizzare! Ci mancherebbe!! – e loro trovano la soluzione: a modo loro, ma sempre una soluzione pare che sia.
Ora, a voi il compito di prendere la cosa e ragionarci su. E vediamo cosa succederà.
Carne finta, carne autoprodotta, no-carne, peste suina, importazioni shock, esportazioni no… ma finora di clonazione da robot non ne avevamo sentito parlare. Finora: ecco, ora non lo diremo più!
Ci hanno pensato loro, che zitti zitti, fanno e disfano e noi ne subiamo, bene o male, ma comunque sempre, le conseguenze.
OBIETTIVO
Ridurre la dipendenza dalle importazioni di bestiame da riproduzione. Questo, quello che si legge in un articolo di Agrifoodtoday.
Quasi pronto sul mercato la prima bestia – un maiale appunto – clonato interamente da un robot.
A comunicarlo l'Università cinese Nankai di Tianjin che vuole supportare i consumi di carne suina,
senza dover ricorrere alle importazioni dall'estero dei capi da riproduzione.
Insomma: autonomi su tutto! Esportano loro, e ci portano la peste; importiamo noi eccellenza, la copiano – come sempre fanno – e poi… se la ‘rifanno da soli in laboratorio! Ma con il robot! No! Ditemi voi!!
Praticamente, si legge nell’articolo, una madre surrogata ha partorito maialini clonati presso il College of Artificial Intelligence della Nankai University di Tianjin. Ma la cosa da attenzionare… non è la clonazione di per sé, quanto… l’automazione della faccenda.
MA COME è POSSIBILE?
La clonazione praticamente è stata automatizzata senza coinvolgimento umano riducendo la possibilità di danneggiare le cellule durante la procedura. Insomma, di seguire il processo è stata incaricata una macchina, diciamo per semplificare e ridurre al minimo errori imputabili, poveri noi, all’uomo.
Il sistema automatizzato andrebbe a costituire come un “kit di clonazione” che qualsiasi azienda o istituto di ricerca potrebbe acquistare – e qui ti volevo!!! – per eliminare quel ‘fattore ‘umano’ dalla clonazione – non più manuale – perché richiede molto tempo e lavoro. Cioè non è da demonizzare la clonazione in sé e per sé, ma il fatto che così costa troppo e che potrebbe venire a costare meno se automatizzata.
Geniale e agghiacciante!!!
Ma non è tutto! Infatti c’è anche un altro aspetto: anche per il povero uomo che all’inizio ha eseguito invece ‘manualmente’ il processo avrebbe dei vantaggi!!!! Infatti sembra che chi aveva inventato tutta la faccenda, e che ora non si sa bene perché sia diventato un ex, avesse l’abitudine di creare oltre 1.000 cloni a mano ogni giorno ma la cosa che gli procurava – povero lui!! – troppo impegno e dolori alla schiena. Ditemi voi se sia accettabile!
No davvero!!! Non so se prenderla a ridere o a piangere!! Insomma, va bene ridurre l’errore, va bene guadagnarci di più, ma su tutto il mal di schiena e più tempo libero… hanno il loro peso!!
L’uso di IA ha permesso di lavorare ingegneristicamente sulle cellule e guidare un robot per effettuare delicatamente la clonazione, riducendo così i ‘danni’ – qualunque questi siano – che invece l’approccio umano porta al sistema.
MENTI CINESI
La Cina è il più grande consumatore di carne suina al mondo e punta all’autosufficienza ora più che mai non solo per la sicurezza ma anche per i nuovi scenari planetari che stiamo vivendo.
Insomma, io sono sempre dalla parte dell’innovazione e dello sviluppo ma se da una parte, in EU soprattutto ma non solo, si chiede di consumare meno carne, da loro, in Cina, si punta a prepararne di nuova in ‘casa’ per piatti sempre più succulenti e meno costosi all’origine, senza mal di schiena degli scienziati e in barba alle importazioni!
Cioè… ditemi voi!
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