TUTTA COLPA DELLA GUERRA… dicono! L’altalena dei PREZZI
In calo prezzi su Maiale e Pollo. Settimana con un segnale in positivo per il potere di acquisto delle Carni.
Dopo un aumento spropositato dei prezzi d’acquisto di tutte le materie prime, carni comprese, ecco che questa prima settimana di maggio sembra far pensare ad un cambio di marcia sui prezzi delle materie prime. O meglio, questo è quello che si percepisca al momento.
Da gennaio ad oggi è stata una continua escalation di prezzi, raggiungendo delle impennate mai viste. Vuoi il fattore COVID che ce lo portiamo oramai dietro da due anni, vuoi la guerra in Ucraina che ha fortemente destabilizzato i mercati e, non per ultimo, il sovrapporsi di festività e ponti uno dietro all’altro.

Parlando appunto del fattore festività, dove il susseguirsi di PASQUA alta a ridosso del ponte del 25 aprile e 1 maggio, faceva ben sperare per l’economia di tutti i settori, carne compresa, in una opportunità per fare incassi da capogiro. Per il mondo carni, si sa, con i primi caldi e giorni di festa a disposizione da trascorrere in famiglia, tutto faceva ben aspirare ad una richiesta di acquisti di carne sopra il normale.
Ecco che qui vengono in mente le lontane lezioni di economia aziendale dove ci insegnavano che la domanda di un bene ne fa il prezzo. Ovvero, più c’è richiesta di un determinato genere di prodotto, più a monte si registra l’aumentano dei prezzi per il suo acquisto (spero di aver ascoltato bene alle lezioni del commerciale e non fare brutte figure).
Questo è quello che succede, o meglio dovrebbe succedere nella normalità delle cose.
COSA E’ SUCCESSO
Andando a confrontarsi con i colleghi di tutta Italia per misurare gli andamenti di queste feste (da Pasqua al 1 Maggio) abbiamo constatato che le speranze di entrate da record si sono un po’ vanificate su tutto lo stivale.
Una discreta Pasqua e Pasquetta sotto l’aspetto lavorativo, dove la maggioranza dei commercianti di ogni genere alimentare ha registrato in termini lavorativi buoni incassi che, però, hanno dovuto fare i conti con l’aumento esagerato dei prezzi d’acquisto con punte massime proprio durante tutte le festività.
Non altrettanto positive invece le speranze che i commercianti avevano riposto anche nelle festività del 25 aprile e primo maggio.

Vuoi il tempo poco clemente che ha causato rinunce a pranzi e cene in compagnia (e quindi addio alle grigliate fuori porta!) vuoi invece l’abbattersi di continue spese feroci a cui ogni cittadino si trova a far fronte ogni santissimo mese, arrivando alle ultime settimane con poche risorse a cui attingere.
TUTTO COLPA DELLA GUERRA… dicono!
NON SONO di certo un economista o un esperto in andamenti di mercato m, questo forte sfruttamento di scuse attribuite all’aumento spropositato dei prezzi a me fa un po’ pensare. Tanto che, ad oggi, finite le feste, ci troviamo con un andamento in calo (se pur lieve) dei prezzi d’acquisto senza che fattori esterni siano cambiati.

Ora la domanda mi sorge spontanea. Non è che le aziende produttrici si sono accorte che aumentare senza troppe giustificazioni i prezzi hanno invece indotto un effetto boomerang che si sta ripercuotendo in primis su di loro e che quindi i loro magazzini si stanno riempiendo di prodotto invenduto?
Ah!… dimenticavo… poi ci sono i furbetti che decidono di aumentare i prezzi senza scusanti, giustificandosi che ‘tutto sta aumentando’ anche là dove non ci sono fattori che comprovano la reale esigenza.
E cosi TUTTI ci ritroviamo a dover spendere di più per la stessa cosa (che magari costava di meno poche settimane prima) o magari di un servizio che nemmeno è migliorato – solo perché tutto aumenta.
Le tasche quindi si svuoteranno del tutto e le spese in ogni settore caleranno inequivocabilmente perché le entrate personali, sia che tu sia un dipendente pubblico, privato o autonomo, non c’è verso che aumentino.

Per non parlare delle attività che chiuderanno definitivamente, o del rischio che correremo tutti nell’abbandonare la scelta della QUALITA’ da offrire ai propri clienti. E drasticamente arriverà la fine inesorabile di una bella ITALIA che tanto e da sempre ha sofferto e combattuto per essere quello che, purtroppo ERA!
SPERARE NELL’ESTATE?
Questa è una domanda che oramai da qualche settimana mi pongo, anche perché a me piace guardare avanti cercando di prevenire sia il bene che il male nel limite del possibile e dell’umano.
Cosa ci aspetteremo per questa Estate? Sarà un turismo cittadino, ovvero decideremo di restare a casa godendoci il bello di casa, oppure sarà un voler giocarsi i pochi risparmi in tasca per accontentare un po’ di autostima, cercando di sfuggire alla quotidianità che ogni giorno ci mangia vivi?

Visto che del domani non c’è certezza, aspetto le vostre opinioni giusto per fare quattro chiacchere tra amici che sperano in un futuro migliore.
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