PROBLEMI RINCARI? DIVENTARE PIU’ BRAVI!
Analizzando la situazione del momento, non possiamo rimanere impassibili e mollare! Tornare ad essere più bravi sicuramente ci aiuterà a superarla!
Il mondo è impazzito. E’ ufficiale! Non c’è bastata una pandemia dove #tuttoandràbene #unitisivince. No! Ci voleva pure una guerra… Davvero la storia non ci insegna nulla e si ripete inesorabile.
Ma amici di Maremma che Ciccia, non voglio tediarvi con le brutture di questo mondo. No davvero. Ma non si può neppure far finte che niente stia accadendo. Come al solito è un po’ lontano da qua e per cui… possiamo fortunatamente andare avanti con le nostre vite: su per giù. Ma neppure più di tanto. Perché nolenti o volenti, ci siamo dentro.
Le immagini strazianti sono davvero troppo per tutti noi. E inoltre molti Ucraini sono ormai da anni dei nostri concittadini: come poter far finta di niente? Impossibile.
Ma al di là del vissuto di ognuno di noi, una cosa su tutte ci tocca sul vivo: il rincaro delle materie prime.
AD OGNI AZIONE UNA REAZIONE
Se le sanzioni sono la nostra arma di difesa, bene, ma adesso dobbiamo fare i conti davvero con la difficoltà quotidiana di farli quadrare. Ed è sempre più difficile.
Noi Macellai cerchiamo, o per lo meno per ora stiamo cercando, di contenere il più possibile i rincari derivati dalla scarsità delle materie prime e dall’impennata dell’aumento dei prezzi a monte …. Ma per quanto potremo farlo?
Gli allevatori sono in ginocchio per il rincaro e la scarsità dei mangimi. Elettricità, gasolio e benzina sono alle stelle. Insomma, stalle e stelle mi pare proprio che in questo momento, a prescindere da dove li guardiamo, vadano a braccetto divenendo sempre più inavvicinabili.
REAGIRE TORNANDO INDIETRO
Ecco che in questi momenti chi avuto la fortuna di imparare una professione dai più anziani, ti tornano in mente quelle frasi che fino ad oggi non avevi mai dato tanta importanza. Non per orgoglio, ma frutto del benessere del consumismo di ogni cosa tu avessi bisogno:
“Dobbiamo tornare ad essere più bravi“
CIT. I nostri maestri
Ma cosa significa questa frase che continuamente i grandi ci dicono?
Questa frase così semplice racchiude al suo interno un modo di pensare, essere ed agire differente da quello che questi ultimi decenni ci ha spinto a non fare.
COSA FARE
Dobbiamo fermarci un attimo e riscoprire le priorità indispensabili alla base dell’economia domestica ed imprenditoriale.
In primis dobbiamo sicuramente essere bravi e ‘perdere del tempo’ negli acquisti. A nessuno piace buttare i soldi, questo è scontato, ma sicuramente ad ogni uno di noi capita, per semplice comodità, di non analizzare i prezzi di acquisto paragonandoli ad altri canali di fornitori.
Occhio però alla qualità, quella non si discute. Mai scendere a compromessi rinunciando a questo fattore. Rischieremo solamente di fare un doppio danno nell’offrire un prodotto differente alla nostra clientela che da anni ci sceglie invece proprio per questa nostra filosofia.
Dovremmo quindi essere più bravi noi nella fase di lavorazione, evitando sprechi, e nell’utilizzare magari ‘complementi’ diventati troppo costosi. Un esempio? Panature super costose, contenitori e accessori che si, lo rendono appetibile ma creano un aumento di prezzo, magari produrre, dove possibile, ingredienti in proprio, come ad esempio verdure e salse, limitando le ‘già pronte’ in barattolo.
… E COSì VIA
Per non parlare del mondo del confezionamento del prodotto. L’incarto del prodotto è stato da sempre un quid in più nelle nostre macellerie, fornendo al cliente uno standard altissimo per il cliente. Forse abbiamo esagerato ma, con questo non dico assolutamente che dobbiamo smettere. Dobbiamo però farlo meglio o comunque quando ne è necessario.
Dobbiamo però essere bravi anche nel farlo capire al cliente, consigliando magari un utilizzo limitato di incarto e che magari, possono sopperire a tale mancanza utilizzando a casa la miriade di vaschette e contenitori non monouso in loro possesso.
Oltre ad abbassare il prezzo finale del singolo prodotto, a giovarne sarà anche l’ambiente.
Ma la lista dell’essere più bravi sicuramente non si limita a questo tre semplici passaggi, ognuno di noi analizzando le proprie singole fasi di lavorazione saprà sicuramente identificare procedure superflue di cui possiamo in questo momento fare a meno.
Sono convinto che tornare ad essere più bravi non servirà solamente a superare questo momento difficile che stiamo vivendo. Diventare bravi ci servirà per tornare ad essere quelli che eravamo ieri.
MAI MOLLARE!
Siamo molto preoccupati perché sappiamo cosa vuol dire nel borsellino della spesa di ogni famiglia. Per carità ancora non siamo all’emergenza, ma la strada è quella e davvero, davvero, diventa tutto molto più complicato e difficile. Non solo per noi, come categoria, ma per tutto il comparto. Non eravamo ancora sulla risalita della china che ora sprofondiamo ancora una volta nei bassifondi.
Con una preoccupazione in più: come possiamo aiutare chi sta prima e dopo di noi? Quali azioni possiamo intraprendere senza che siamo costretti a chiudere con ulteriori deleterie ripercussioni sulla quotidianità di tutti?
Stiamo a guardare in attesa di indicazioni e soluzioni. Il nostro Primo Ministro dice che non è recessione ma solo un rallentamento della ripresa. Che non siamo in emergenza ‘guerra’. Bene. Speriamo. Ma abbiamo bisogno di strumenti per poter sopravvivere e far vivere tutto il comparto. Iniziamo dalle piccole cose, che poi si rivelano essere sempre le più grandi!
Impariamo a diventare bravi … O saranno guai ancor più seri!!!
Parola di un Butcher molto, molto preoccupato ma sempre molto, molto fiducioso!!!!!