WAGYU GIAPPONESE: Ma come va cotto?
Appena atterrato e già disponibile nelle botteghe d’Italia il carico di WAGYU Japponese destinato anche alle feste di Natale.
Che lo vogliate o no, fra poco più di un mese è NATALE! PANICO? Bhè un po’ si. Se ci voltiamo indietro, sentiamo ancora nell’area i sapori dell’estate appena terminata. Se ti guardi intorno invece vedi già le luminarie nelle città e i mercatini di natale che ti fanno salire l’ansia da festa. Tutto normale.
Oggi vi voglio parlare di un grande classico Carnivoro spesso scelto come dono natalizio per gli amanti della ciccia. Visto che ci siamo quindi, perché non lanciarsi in un cadeau culinario tanto desiderato?

Sarà a causa del suo eccessivo prezzo di vendita, o della sua abbondante marezzatura che lo rende così ambito dalla maggior parte dei MearLovers. Messo da parte per un attimo lo scoglio del prezzo, ecco che sale l’immancabile domanda: ‘ma lo sapranno cuocere? E se poi non conoscono la tecnica giusta?
Ecco che in soccorso arriva il vostro BUTCHER, sempre pronto a trovare la soluzione carnivora per voi.
— SOTTO I 10 PUNTI SALIENTI PER LA COTTURA PERFETTA —
COSA E IL WAGYU
Per prima cosa facciamo chiarezza:
Tutta la Kobe è Wagyu ma non tutta la wagyu è Kobe.
Partiamo da una definizione dell’affidabilissimo portale WagyuCompany
LA DEFINIZIONE DI CARNE WAGYU
Wagyu è una parola composta formata da due ideogrammi giapponesi: “WA” (和), che significa Giappone, e “GYU” (牛), che vuol dire manzo. Il suo significato finale è quindi “manzo giapponese”. Questo termine viene usato per indicare determinate razze di manzo giapponese che, grazie a degli incroci effettuati nei secoli e a dei metodi di allevamento specifici e molto particolari, vantano una carne ricca di grasso intramuscolare (le venature del grasso nella carne danno vita alla cosiddetta marezzatura) molto aromatico, dolce e, difficile da credere, salutare.

Wagyu, quindi, non è altro che una categoria di manzo giapponese all’interno della quale possiamo trovare tante tipologie di carne derivanti da animali allevati in zone diverse del Giappone, come ad esempio la Kobe, la Ozaki o la Kyushu, la Miyabi (approfondimento sulle regioni del wagyu). L’argomento che spesso emerge per primo quando parliamo del wagyu e della sua importazione è: “Quindi importate la carne di Kobe”. Non è proprio così: il manzo di Kobe non rappresenta tutta la carne wagyu ma ne è una sottocategoria, trattandosi di manzo wagyu giapponese allevato a Kobe.
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MA COME SI CUOCE
Se hai deciso di regalarti o regalare una vera e propria esperienza culinaria, ecco alcuni suggerimenti da sapere e seguire. Per questi tagli di carne molto particolari e, per la sua abbondanza di grasso, è fondamentale attenersi alle procedure qui di seguito.
Siete pronti a rimanere a bocca aperta?
Il modo migliore di cuocere la Bistecca di Wagyu in 10 MOSSE.

- Estrarre dal frigo e lasciare che la carne arrivi a circa a 20 gradi
– Cospargere leggermente di sale e pepe appena macinato massaggiando dolcemente.
– Scaldare la padella fino a quando non inizierà a emette fumo.
– A questo punto, abbassando a media intensità il fuco, posizionare delicatamente la carne direttamente sulla superficie ben calda.
– IMPORTANTE: Evitare di toccare/ spostare la carne. Più muovi, sposti o giri il taglio, più la riuscita del sapore della carne verrà compormesso.
– A circa un terzo della cottura, girala delicatamente e coprila con un coperchio per imprigionare parte dell’umidità.
– Continuare la cottura per circa un minuto e mezzo a fuoco medio / medio basso se si vuole ottenere una cottura media.
– A cottura ultimata, togliamo con una pinza la nostra bitecca di Wagyu e lasciamola riposare su un piatto per 3 – 4 minuti, avendo la cura di avvolgerla con un foglio di carta forno.
– Terminati i minuti di REST (riposo dalla cottura) potremmo finalmente tagliare e gustare la nostra splendida e succulenta bistecca.
– Mangiare con moderazione
MAI TAGLIARE SUBITO

Il passaggio fondamentale della ricetta, è proprio quello di rispettare la fase di riposo della carne prima del suo taglio. Se andassimo a tagliare La nostra preziosissima carne giapponese dopo aver terminato la cottura, ecco che si perderebbe il prezioso umami presente all’interno della carne assieme ai suoi succhi. Come dire, i minuti che salvano il piatto. Quindi, parola d’ordine, ASPETTARE senza avventarsi sulla padella.
Se sei in cerca di un rivenditore di fiducia per provare l’autentico WAGYU Japponese, scrivi al Butcher e, insieme troveremo la bottega più vicina a te.
Se invece, se pronto e vuoi fare il figo, ti lascio una ricetta per il tuo Upgraide. I tuoi invitati rimarranno a bocca aperta.
Parola del Butcher!
Yakiniku BBQ alla giapponese!

Per 3 persone
• 600gr di fette di carne di wagyu Yakiniku
• Verdure a piacere: porri, carote, peperoni, funghi, ecc.
• Salsa Yakiniku fatta in casa:
– Salsa di soia 100 ml
– Sake leggermente dolce o Mirin 100 ml
– Miele o sciroppo di agave 80 ml
– Mela grattugiata 1/2
– Sesamo bianco 1 cucchiaio
– Aglio fresco grattugiato 1 spicchio
– Polvere di peperoncino
Preparazione
1. Metti in una padella piccola tutti gli ingredienti per preparare la salsa Yakiniku e fai bollire. Lascia raffreddare.
2. In una ciotola, metti la carne e aggiungi 50 ml della salsa preparata precedentemente. Mescola bene e lascia marinare almeno per mezz’ora.
In giappone preferiamo utilizzare questa salsa speciale, leggermente dolce, per marinare la carne marezzata. 🥓
3. Taglia le verdure in piccoli pezzi, in modo da poterle prendere con i bastoncini. 🍄🥕
4. Posiziona una griglia (piastra) da tavola su un fornello portatile e scaldala per bene.
In alternativa, puoi utilizzare una griglia elettrica, a gas o un bbq da tavolo!
Ogni commensale potrà scegliere la carne e le verdure che preferisce e cuocerle direttamente al centro del tavolo!
5. Appena carne e verdure saranno cotti, immergili nella tua salsa yakiniku e gustali. 🥰
6. Per completare lo yakiniku, accompagnalo con riso giapponese servito a parte. 🍚
Ricorda: data la morbidezza della wagyu, questa deliziosa carne deve essere cotta poco, in modo che il grasso non si sciolga troppo.
Buon appetito!
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