COLPO DI CHETTA: Campionati CARNIVORI_ QUALI SONO?
Campionato Europeo…. Campionato Mondiale: di cosa stiamo parlando? CE LO DICE ANTONIO CHETTA!
Mondo dei carnivori state tranquilli, Maremma che Ciccia non vi abbandona: non si parla di sport ma di competizioni nel mondo della ciccia!
In genere a inizio settimana le chiacchiere sono sul gol ha subito questa o quella squadra, o che staccata ha fatto quel motociclista in curva… ultimamente però sui blog o sui gruppi dei social imperversa una nuova abitudine: discutere delle varie competizioni in giro per il mondo a tema ‘food‘.
Il circuito carnivoro di certo non è rimasto lì a guardare e infatti anche nel nostro mondo sono nate, diventando sempre più numerose, le competizioni dove la destrezza del Butcher è la chiave della vittoria.
Qui però apriamo una diatriba: se da un da un lato abbiamo macellai (solitamente chi sta a guardare e non partecipa) che reputano queste competizioni dei puri esercizi di stile per animare il proprio ego, con la scusante che sia difficile valutare l’esercizio stilistico di un macellaio poiché troppo soggettivo; dall’altra parte invece troviamo coloro che non vedono l’ora di partecipare e/o assistere a queste competizioni.
Il perché non è difficile da scovare: è uguale a quello che spinge numerose persone con il caldo o con il freddo o sotto la pioggia a fare centinaia di km per seguire la propria squadra del cuore, ossia la passione!
ECCO LE PIU’ PRESTIGIOSE
1. BATTUTA AL COLTELLO _ TRINITA’
Entrando nel vivo del discorso vi vogliamo presentare le tre gare più conosciute del nostro circuito. Iniziamo dalla prima, quella nostrana: Il campionato Nazionale di battuta al coltello.
A detta del suo patron, l’allevatore Dario Perucca, questa competizione “ … nasce per esaltare le qualità della carne cruda facendola uscire dalla sua nicchia, proponendo la carne in un modo totalmente diverso”. Invece che ‘macinata nel tritacarne’ ne ha spostato la residenza al piano nobile, a onor del vero, tra lo spingere la carne contro un disco facendola passare attraverso dei fori e il tagliuzzarla con un coltello affilato c’è una bella differenza”.
Differenza che si avverte già sotto i denti. La gara si disputa ormai da 8 anni a Trinità nel cuore delle valli cuneesi. Tornando nel vivo della gara, le manche sono quattro: due riguardano la velocità del macellaio, che nel minor tempo possibile deve battere la carne con la mannaia sia con una mano sola che con ambo le mani. Due invece riguardano l’estetica: un impiattamento da bancone di macelleria mentre un altro … versione master chef! Affilate i coltelli e che vinca il migliore è il motto della competizione.
2. COUPE D’EUROPE BOUCHERIE 2021
Lasciando i confini nazionali alle spalle, e spingendoci sino a Clemont-ferrand in Francia, quest’anno la Nazionale Italiana MACELLAI parteciperà al quadrangolare del Campionato Europeo dei Macellai, o meglio conosciuto come Coupe d’Europe Boucherie 2021.
Se negli ultimi anni le gare di macellai erano caratterizzate da banconi con allestimenti esagerati e da preparazioni super elaborate, quest’anno assistiamo ad un cambio di rotta. Patrick GIMONET, Amministratore Delegato della CFBCT Francese afferma: “non vogliamo vedere esposizioni fatti di carne macinata elaborata. Quello su cui vogliamo puntare è la semplice e classica ARTE della tradizione di ogni paese rappresentante. Vogliamo dare quindi importanza alle tecniche di disosso in tutte le varie forme, presentazioni di tagli anatomici ben esposti e presentazioni tipiche del banco di tutti i giorni fatti in macelleria”.
Un ritorno al passato? Stiamo per abbandonare salse e salsine, decori e guarnizioni per enfatizzare l’estro del macellaio dove l’unica sua arma per differenziarsi sarà valorizzare la propria materia prima?
3. WORLD BUTCHERS’ CHALLENGE
Infine arriviamo a lei, la regina delle gare, la World Butchers challenge ovvero il campionato del Mondo di Macelleria. La competizione si svolge nell’arco di tre ore e quindici minuti con le squadre che ricevono un taglio di manzo, un taglio di maiale, un agnello intero e cinque polli che devono poi trasformare in una mostra a tema di prodotti a valore aggiunto. Giusto per complicare la gara i preparati devono poter essere anche cucinabili e poter essere venduti in un ambiente al dettaglio. Abilità, lavorazione, innovazione del prodotto, finitura generale e presentazione sono le caratteristiche che decreteranno il vincitore di questa competizione.
Il minimo comune denominatore di queste tre gare è l’agonismo, parola greca che significa ‘lotta’.
Seppur è vero che sul campo di gara questi professionisti si cimentano in un susseguirsi di sfide intricate, durante le quali vengono messi a dura prova il loro sangue freddo e la loro creatività, e alla fine in queste “lotte” poco importa chi sia il vincitore o il vinto, poichè una medaglia al collo vale quanto una stretta di mano, un abbraccio o un complimento ricevuto dal tuo avversario. Quest’ultimi a volte però valgono ancora di più.