SALSA O NON SALSA? 𝗧𝗵𝗶𝘀 𝗶𝘀 𝘁𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻!
Quando ė giusto utilizzarla e quando no! QUI le principali utilizzate a Londra
– VIETATA LA LETTURA AI TENACI TRADIZIONALISTI CULINARI –
Mamma mia che voglia di ripartire. Settembre per il BUTCHER é il viaggio a Londra con visita al Meatopia. Quest’anno però, per ovvie motivazioni é saltato.
Per respirare un po’ di aria oltre Alpi però, ecco un articolo di quel periodo. Un argomento che sempre fa molto discutere gli appassionati di food.
– 🅑🅤🅞🅝🅐 🅛🅔🅣🅣🅤🅡🅐 –
Partito dall’Italia con una pura convinzione, ritorno con dogmi corrotti da un viaggio pieno di agitazioni sensoriali.
Italiano legato alle tradizioni e ai sani principi, MAI avrei pensato di affermare tale dichiarazione. Nato e cresciuto nella famiglia tradizionalista di macellai in cui la frase a tavola era: “ la carne si mangia con solo sale e olio buono a crudo“,affrontare un viaggio culinario intorno al mondo dei sapori, gusti e tradizioni è stato difficile. Devo ammettere però, che sono tornato con convinzioni in fatto di cibo assai differenti … certo… sono il primo a dire che se vuoi veramente sentire il vero “succo” della carne, devi evitare di impastocchiarla con altri ingredienti (a casa era consentito solo qualche goccia di aceto balsamico vero dell’amico “Gigi di Bologna”.. quello denso che a malapena scendeva dalla boccetta).
Sono riuscito però ad assaporare degli abbinamenti di carne e salse veramente eccitanti che, sono costretto a dire,
“La salsa giusta sulla Carne, fa la sua PORCA figura”.
IL BUTCHER
Guai (naturalmente) a chi si azzardi a sporcare la Fiorentina persino con il limone… questo resta chiaro.
Ma, GIRANDO PER LONDRA…
Il viaggio a Londra mi ha fatto aprire la mente, reduce anche della grande apertura mondiale grazie all’esperienza della Nazionale dei Macellai. Londra, ma come del resto l’Inghilterra, non và definita come una cucina tradizionale; bensì una concentrazione piena zeppa di multiculturalità del gusto. Impossibile scegliere la stessa cucina in un viaggio negli UK. Passare dallo Spagnolo, al Giapponese, per poi passare all’Empanadas Argentine, fino alla cucina Iraniana… il tutto accompagnato da ostrica da “ciucciare“ al volo nel mercato di Bourough Market.
Ebbene si, la forte differenza tra la Nostra Cucina VS il Resto del Mondo, sta proprio nell’uso di Spezie e Salse. Molto più semplici noi, esageratamente complicati gli altri. Non c’è assolutamente un VINCITORE, ma rimane una semplice voglia di scoprire qualche cosa di differente. Grazie a questa esperienza posso ammettere che mettere LA SALSA giusta in un piatto, può fare la DIFFERENZA.
Del resto questa cosa lo avevamo già sperimentato nei corsi BBQ di AIMA, dove la salsa di Michele sul pulled pork è diventata OBBLIGATORIA come il guanciale nella carbonara.
SALSE CHE STORIA
<< Le salse sono un’idea astratta di sapori compostiti che ha preso
vita per mano di cuochi pigmalioni>>
(Livio Cerini da Castegnate.)
Si narra che che l’idea di salsa deve essere nata quando l’uomo preistorico portò per caso alle labbra un dito intinto in “quel qualcosa” che colava da un agnello allo spiedo e avendolo trovato piacevole pensò di raccogliere “quel qualcosa” e di versarlo sulle lumache cotte nella cenere.
Da qui in poi, l’uomo che oltre a mangiare per esigenza, mangiava per GUSTO, iniziò a sperimentare molteplici esperienze sensoriali.
In cucina diventa VIETATO “buttare” i sughetti dell’arrosto, brodi e fondi di cottura, vere e proprie basi di quelle che diventeranno presto salse famose in tutto il mono. Chiare, scure, dolci, salate, agre, speziate… il mondo delle SALSE è qualche cosa di veramente affascinante; sicuramente da esplorare con fantasia e ricerca del gusto.
ASTRUSI STIMOLI in CUCINA
IL blog Maremma che Ciccia non vuole essere un’enciclopedia da spulciare per cercare la ricetta giusta per la serata. Il mio intento è quello di riuscire a stuzzicare l’idea per portarvi con la mente in mondi a volte inesplorati, per paura di rompere gli schemi. Magari essere l’INPUT di qualche vostra futura passione.
Le mie esperienze di ogni giorno mi stimolano ad andare alla ricerca dello sconosciuto, questo per soddisfare il mio bisogno di conoscere e cercare di stupire il pubblico.
Vi voglio quindi raccontare degli abbinamenti di salse vissute in prima persona durante la permanenza a Londra.
Se non sbaglio, appena atterrati siamo finiti in uno squisito quadretto di Hyde Park, sul bordo del “serpentine lake”. Qui abbiamo potuto godere del famigerato “Fish &Chips“alla birra accompagnato dalla classica SALSA TARTARE e crema di piselli. Un acidità tipica di questa salsa che riesce a sgrassarti la bocca del pesce fritto pregando che non finisca mai.
Per la RICETTA della vera SALSA TARTARE clicca qui. https://www.ideegreen.it/salsa-tartara-fatta-casa-80724.html
La cena successiva invece è stata un po più complicata da raggiungere. Mi ero incaponito per andare a mangiare al ristorante FLAT IRON, per vedere cosa offriva di così gustoso, visto le migliaia di recensioni positive del locale.
Dopo ben 2h e 20 minuti di attesa (e non scherzo), riusciamo a sederci al tavolo, ordinando la regina della casa: The Flat Iron Steak servita con una sobria “house leaf salad”(insalata songino). Le Salse erano in una voce a parte, che potevi scegliere per il solo costo di $1.0. Non potevo quindi non prenderla. Scegliamo una classica, la salsa Bearnaise e una sconosciuta, chiamata “Fresh Hourseradish Cream Peppercorn”… che ve lo dico a fare… un vero e proprio piacere al contatto con la carne.
Una salsa leggermente pepata, fatta sicuramente con un brodo di cottura amalgamata a che ne so, così buona che ho dovuto farmi dare la ricetta originale TOP SECRET per non rimanere mai più senza.
…Continua il viaggio, ma non voglio tediarvi con le mie esperienza….
Vi voglio lasciare invece con il panino dell’ultima sera.
Il Pastrami mangiato nel quartiere di “Goven Garden”. Avevamo voglia di rivivere la scena orgasmica del celebre film degli anni ‘80 “Harry ti presento Sally”. Un pastrami cotto alla perfezione, con cavolo cappuccio fresco, un uovo fritto dentro (per essere ancora più maiali) accompagnato da una salsa Smetana fatta a regola d’arte.
Non vi lascio le ricette, perché così vi istigo ad andarvele a cercare. L’obiettivo è quello di riuscire quantomeno a spronarvi nel provare a cambiare modo di vedere e gustare il cibo. Non dico quello di tutti i giorni, ma sperimentare con amici a tavola nuovi confini nel mondo culinario.
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