LADIES BUTCHER! #DONNECHEAMMIRO E’ ANCHE PER NOI
INSIEME PER UN FUTURO PIÙ EQUO: PAROLE D’ORDINE CONDIVIDERE E COLLABORARE – MARIANGELA CASSANO, FOUNDER DELLA COMMUNITY DEA #DONNECHEAMMIRO LA RETE DELLE DONNE PER LE DONNE CI DICE LA SUA
Maremma che Ciccia si è già occupata, più volte, del tema ‘genere’ e della professione al femminile. Non è per essere antesignani, ma giusto per far capire che quanto accade nel mondo ci sta a cuore. Non che ne avessimo dei dubbi, ma si sa…. Meglio puntualizzarlo ogni tanto.
Non solo Maremma che Ciccia ha raccontato alcune nostre colleghe e la loro bravura. Con interesse segue , e ha seguito dal suo nascere, il folto gruppo di ladies che dal ‘social’ è passato ai fatti ben prima della pandemia coinvolgendo paesi, aziende, governi etc: the Meat Business Women, the global professional networking group for women working in the meat industry. Noi, sempre nel mezzo a volte presenti, a volte ai margini, a volte solitari, a volte spettatori.
Ma credo che dovremmo inquadrare l’aspetto di ‘genere’ per quello che è nella sua totalità, non solo nelle sua specificità professionale, da declinare nelle molteplici sfaccettature presenti nel nostro complesso mondo fatto di tante professioni, canoniche e creative, chi più ne ha più ne metta. E dal momento che non siamo giustamente ‘tuttologi’ – il pluralis maiestatis è d’obbligo!’ ci siamo rivolti a chi invece del ‘genere e del suo empowerment ne sa qualcosa.
ANDIAMO PER ORDINE
Mariangela Cassano è una professionista del mondo della comunicazione. Responsabile degli eventi della Fondazione Symbola, paladina della sostenibilità e della condizione femminile, mamma di due baldi giovanotti intorno ai dieci anni che la tengono impegnata non poco, foggiana di origine, docente universitaria e paladina dei diritti – anche consigliera di ActionAd – ha vissuto tra Roma e Milano per trasferirsi non molto tempo fa in Toscana, a Siena per la precisione, pur continuando il suo andirivieni lavorativo per tutta Italia.
Bloccata, come tutti, dalla pandemia, non solo non si è fermata mai ma ha dato vita ad una nuova iniziativa social per aiutare le donne, di ogni età ed estrazione social e lavorativa, come lei e tutte le altre bloccate nelle restrizioni dei vari protocolli a cavarsela in quella brutta situazione. Non un sostegno psicologico ma un coinvolgimento vero tra donne che erano in grado di trasferire ad altre sapere, passione, volontà, fiducia, futuro: insomma un vero e proprio empowerment dal basso tirando dentro un vortice di creatività ed entusiasmo prima le sue amiche – e colleghe – più fidate e poi timidamente, ma a grande velocità, altre colleghe e sconosciute che però fossero interessate a stringere un network vero e proprio in cui ritrovarsi. E non solo ‘donne’, ma anche ‘uomini’ in grado di capire che insieme non solo si può, ma anzi… si deve!
Direte voi: e che c’entra con ‘noi’?!? C’entra, c’entra… perché ‘noi’ non siamo a ‘parte’ e solo se facciamo sentire la nostra voce insieme agli altri… ce la potremo fare con la nostra parte al ‘femminile’… che poi non dovrebbe essere sottolineato.. ma tant’è! E allora facciamo anche questa!
CHI E’ MARIANGELA CASSANO
Dal suo profilo Linkedin si legge “MARIANGELA CASSANO”: Esperta PR, Networking, Eventi, Comunicazione Social. Founder della community DEA #donnecheammiro. Resp. Eventi Symbola. Consulente e docente Master Oscuai Tor Vergata. Membro Faculty Changers. Parla di #donne, #empowerment, ##community, #changemanagment e #digitaltransformation. In piena pandemia si è inventata #DONNECHEAMMIRO, una community che nasce per valorizzare le storie di donne che ogni giorno vivono e lavorano con coraggio, vitalità, determinazione e passione. Donne che rappresentano l’universo femminile e una idea di futuro visionario.
DONNE CHE AMMIRO – LA COMMUNITY DELLE DONNE PER LE DONNE
Su FB del gruppo #donnecheammiro si legge: ”L’idea alla base di questa community è quella di creare una rete per condividere e interconnettere le tante donne straordinarie che ci sono in Italia e all’estero, presentando e portando alla luce modelli a cui ispirarsi. I membri del gruppo sono di differenti estrazioni sociali, sono di età diverse, hanno molteplici background alle spalle, vivono esperienze lavorative e professionali di vario tipo e non necessariamente ricoprono ruoli apicali”.
“La community è aperta e inclusiva, composta da donne e uomini perché la complessità del momento richiede l’apporto di persone capaci di collaborare e agire insieme. Vuole essere una fucina di idee e suggestioni, un luogo di incontro dove fare networking e lavorare in squadra. È uno spazio di confronto e ascolto, quotidianamente arricchito di contenuti. Dal virtuale, sta già passando a qualcosa altro tra cui pubblicazioni che raccontino storie di chi ce l’ha fatta e di come ce la si possa fare”.
CHI PUO’ PARTECIPARE
“Tutti i membri hanno in comune la voglia e la necessità di condividere, crescere e cooperare per costruire una società basata su equità e giustizia sociale. Tutti coloro che aderiscono possono sentirsi parte del progetto e giocare un ruolo da protagonista. Il successo di questa iniziativa dipende principalmente dalla partecipazione proattiva delle persone che ne fanno parte. Un gruppo di donne e uomini per le donne, certi che esse sono la migliore risorsa per il futuro del nostro Paese”.
E in effetti, interviste, pubblicazioni, eventi rincorrendo e coinvolgendo i quattro angoli di mondi e più persone possibile, sta spopolando tra i social, canali alternativi, testate giornalistiche suscitando curiosità ed interesse anche professionale. Perché non occuparcene anche noi?
MARIANGELA, TI ASPETTAVI TUTTO QUESTO CLAMORE?
“Diciamo che volevo smuovere le acque … e ci sono – ci siamo riuscite tutti assieme, grazie anche ai colleghi ‘maschi’. La condizione delle donne nel mondo, ma anche nel nostro paese è importante. Ormai è chiaro a tutti, contribuire alla crescita lavorativa delle donne, aumenta il PIL del Paese. Ce lo dicono ricerche, statistiche e i risultati di imprese a conduzione femminile. Le donne vivono da anni nelle peggiori condizioni di incertezza, fragilità e vulnerabilità anche se noi sappiamo bene che le Donne sono anche la migliore risorsa per creare un futuro più prospero ed eguo”.
“In questo ultimo anno, purtroppo, si è delineata ancora meglio la condizione delle donne, già notevolmente precaria. Le conseguenze economiche della pandemia hanno ampliato ancor di più la disparità fra i sessi, soprattutto in ambito economico. Basti pensare al dato Istat dello scorso dicembre che su 101.000 posti di lavoro persi, ben 99.000 sono stati persi da donne e i restanti 2000 da giovani, tra cui molte giovani donne. I tempi per la parità di genere, leggiamo nel Gender Gap Report del World EconomicForum si allungano, tant’è che per raggiungere la parità di genere a livello globale occorreranno più di 135 anni”.
LA SITUAZIONE
“La pesante recessione femminile, ora nota come “she-cession’ è evidente da molti punti di vista, sempre meno posti di lavoro per le donne, il gender pay crescente, la disparità tra le donne occupate e gli uomini occupati non si arresta, e ciò vale soprattutto quando si diventa mamme. È giunto il nostro tempo, quello per raccogliere tutte le forze, le energie e le risorse – economiche, sociali, politiche e culturali per operare un vero cambiamento, da fare però sempre insieme all’altra parte del cielo, gli uomini”.
“Noi Donne quando facciamo rete e crediamo nella condivisione e collaborazione possiamo essere un volano per accelerare il cammino della società verso un benessere più esteso. In ogni campo. Per offrire un “paio di ali” alla popolazione femminile, dobbiamo prima annullare e abbattere le cause strutturali e culturali che impediscono il superamento di diseguaglianze, conflitti e risentimenti”.
QUESTO IN TUTTE LE CATEGORIE IMMAGINO: MA … COSA DOVREMMO FARE?
“Dobbiamo spingerci oltre, portare il cuore e la mente oltre l’ostacolo, per compiere un passo in avanti verso un’analisi di contesto “intersezionale”, che superi qualsiasi ragionamento di rigidità e classificazione. Le community di donne come DEA #donnecheammiro, per esempio, e tante altre aggregazioni nate in questi ultimi anni, si sono assunte l’impegno di suggerire soluzioni efficaci ai problemi esistenti, ma ciò è possibile farlo solo se si opera insieme, collaborando: tra donne e con gli uomini”.
“Ecco allora che assistiamo a un germogliare di progetti in rosa che fanno rete, certe di raggiungere la meta solo percorrendo l’ultimo miglio – in assoluto quello più faticoso – insieme e con spirito di compartecipazione, unendo i puntini e infittendo la rete di collaborazioni per un vero empowerment”.
COSA SUGGERISCI?
“Ritengo che sia importante che ciascuno nel proprio piccolo, e nel proprio campo, aiuti a togliere le bende del disinteresse, dell’egoismo e della disinformazione, per iniziare a mostrare in maniera sistemica la realtà in tutta la sua complessità. Per dirla con le parole della canzone di Colapesce e Dimartino “Per non cadere dentro al buco nero/Che sta ad un passo da noi, da noi/Cadere nello spazio/Della tua indifferenza animale …”. Perché dovere faticare il doppio o il triplo, mascherarsi da ‘uomini’ per affermare le proprie comptetenze o il proprio spazio… o la propria creatività e bravura? Perché dover negare sé stesse per affermarsi e rimanere sempre uno e due passi indietro?”.
“Tutti coloro che credono nella parità di genere, nell’inclusione e nel rispetto della diversità devono unitamente dire basta all’indifferenza per risvegliare gli animi e l’interesse e per non far sprofondare in un buco nero il nostro Paese. È evidente che senza l’apporto delle Donne nell’economia, nella politica, nella ricerca e nella cultura non sarà possibile guardare con fiducia al futuro. Serve un cambio di passo per una svolta della questione femminile per poter espandere la crescita e promuovere uno sviluppo sociale equo in Italia e nel Mondo”.
I NETWORK
“Per questo è importante che le Donne facciano networking e collaborino. Il fare rete è l’unica soluzione possibile per realizzare il domani che desideriamo, non solo per noi ma soprattutto per le future generazioni di uomini e donne che guardano alle esperienze in campo con fiducia. Come disse Robert Baden – Powell “Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato.” E allora non fermiamoci, tessiamo reti, collaboriamo, sogniamo insieme, perché solo così potremo offrire un futuro più giusto, più equo e più bello. Noi ci stiamo provando. Questa estate abbiamo in programma un tour di #donnecheammorio tramite la presentazione della pubblicazione #DONNECHEAMMIRO: DONNE CHE CREANO RETI PER COSTRUIRE IL FUTURO” autoprodotta il cui ricavato va in beneficenza e che ci porterà un po’ in tutta Italia per farci conoscere e per conoscere noi le tante realtà che danno vita e storia alla nostra quotidianità, spesso fatta di eccellenze non sempre alla ribalta”.
Beh… è quello che pensiamo anche noi e che nel nostro piccolo mondo… già stiamo cercando di fare con le nostre Ladies Butcher! E non solo per la categoria… ma per un mondo migliore dove tutti, davvero tutti, possano avere il loro spazio e le loro opportunità!
W le donne!!!!