NEWs DAL MONDO – FooD Industry Summit… cosa ci riserva il FUTURO
Buongiorno amici di Maremma che Ciccia.

Mentre la primavera volge al suo termine, fisiologicamente si entra nel pieno dell’estate e quasi tutti in ‘zona bianca’, nell’augurare una buona ripresa di attività, un po’ di spensieratezza e libertà ritrovata voglio tornare ad un tema che mi sta molto a cuore: il rapporto tra cibo e giovani.
Sì perché è importante anche per noi butchers sapere cosa si sta delineando e cosa ci aspetta nell’immediato futuro.

La società si evolve e la pandemia ci ha insegnato che la velocità di cambiamento va oltre ogni aspettativa e previsione, per cui… meglio farsi trovare pronti!
E per far ciò non si deve far altro che studiare cosa i grandi stanno studiando e ‘fotografando’: istantanee di un ‘instagram’ che non raccoglie followers ma segna la direzione da prendere.
FOOD INDUSTRY SUMMIT_ La FOTO del Sole 24h
In occasione del Food Industry Summit – i nuovi scenari dell’agroalimentare organizzato dal Sole 24 ore tra le varie sessioni si è tenuta quella sul “Giovani, cibo e sostenibilità. La sfida comune della ristorazione e made in Italy agroalimentare” su cui mi voglio soffermare.
Moderata dalla giornalista del Sole 24 Ore Micaela Cappellini con la partecipazione di Mauro Rosati, direttore di Fondazione Qualivita, Cesare Baldrighi, presidente di OriGIn Italia e Mario Federico, AD di McDonald’s Italia ha messo in luce come i giovani siano sempre più esigenti in termini di sostenibilità e innovazione. Ad essi però fanno eco le aziende che si sono prontamente mosse in tal senso, spesso in modo autonomo, in un momento in cui invece fare sistema e avere il supporto di politiche adeguate farebbe davvero comodo per aiutare realmente le imprese stesse a continuare ad effettuare quei cambiamenti e quegli investimenti necessari ai nuovi mercati e tendenze, specie in un tessuto come il nostro fatto di medie e piccole imprese.

Non ci sono infatti solo tendenze e nuove mode, che sì imperversano ma servono anche ad una democraticità del cibo, del suo approvvigionamento, del suo consumo e della sua circolarità in ottica sostenibile e di economia circolare.
IL CIBO E’ DEMOCRATICO
Dalla tavola rotonda emerge l’attenzione all’ascolto, vicinanza al consumatore finale e alla filiera, volontà di competere a livello europeo sui mercato dimostrando capacità imprenditoriali vicino alle tematiche di sostenibilità economica, social e ambientale, innovazione ed economia circolare per essere pronte a rispondere al cambiamento richiesto dal green deal.

Insomma, mentre le istituzioni e le organizzazioni lavorano ai piani alti perché politica e impresa si dirigano in un percorso unitario di appoggio e crescita, intanto noi ‘piccoli’ facciamo il nostro occupandoci di una quotidianità fatta di qualità, attenzione, trasparenza, cura e professionalità in attesa che il resto del mondo si dipani attorno a noi grazie anche al nostro contributo.
AMBASCIATORI DELLA GLOCALITA’
L’importanza delle DOP e IGP, dei consorzi e del lavoro di squadra o di sistema, della filiera e della qualità va a beneficio non solo del consumatore finale – e ringraziamo i ‘giovani’ che ci riportano a quest’attenzione! – ma del territorio che produce le sue eccellenze, rivalutando una glocalità che la pandemia ci ha fatto riscoprire, una tradizione di cui noi siamo stati sempre ambassadors e che ora diventa un cult e un must per tutti.

Ben vengano le ricerche sugli usi e costumi, e grazie ‘giovani’ per le indicazioni preziose che sempre regalate al nostro mondo!
Parola del Butcher!
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