Maremma Che Ciccia vittima di Hacker. Ma abbiamo vinto insieme!
Cari amici e lettori,
con immenso piacere voglio scrivere questa storia perché tutti ne possiate trarre vantaggio. L’epoca in cui stiamo vivendo è un’epoca molto particolare, frenetica, dove spesso il mondo che ci circonda ci ingloba e noi, ignari di tutto, sottovalutiamo i possibili risvolti.
Chi mi ha seguito negli scorsi giorni sa che il profilo Instagram di Maremma Che Ciccia ha subito un furto di identità da parte di un Hacker, uno di quei cervelloni informatici disposti a tutto pur di sottrarti quello che hai. Quello che con passione e dedizione hai ottenuto negli anni, la crescita professionale dettata dal sacrificio di anni che, con un solo CLICK, volevano portarmi via.
IL FATTO
Sabato notte infatti ricevo forse false segnalazioni da presunte identità di Instagram (o meglio, finti account di servizio assistenza con tanto di loghi ufficiali), che mi informavano della violazione subita nel mio profilo @maremmabuthcer. Dovevo quindi (secondo le loro indicazioni) modificare tutte le credenziali di sicurezza per tutelare la mia privacy. Forse con leggerezza, ma sicuramente ignaro di quello che sarebbe accaduto da li a pochi minuti, ho comunicato le mie informazioni private per accedere alla nuova fase di reimpostare le password. Da li a poco, il fattaccio.
In pochi minuti, e vi giuro che saranno passati poco più di 5 minuti, l’antipatico hacker si è appropriato del mio account reimpostando tutti i dati sensibili con i suoi. Per farla breve, @maremmabutcher non era più mia ed io non esistevo più per quel profilo.
Panico, paura, senso di smarrimento in pochi secondi si sono sopraffatti di me. Inerme davanti alla professionalità di tale truffa, mi sono trovato in mano una piattaforma social che non rispondeva ai miei comandi. Niente e nessuno mi conosceva all’interno ed io non potevo fare più niente. Rassegnarsi? MAI.
Decido di lanciare un messaggio di aiuto a tutti gli amici, conoscenti e follower per cercare soluzioni che non andassero a peggiorare la situazione già angosciante. Una situazione dove, se fino a pochi minuti prima ti sentivi padrone, ecco che lo smarrimento si faceva avanti. Fortunatamente lo è stato per poco. Se il sistema dei social è fatto di numeri, sistemi e logaritmi matematici, c’è una parte che rende tutto un po’ più vero: una parte che nemmeno i grandi cervelloni automatici sanno controllare. Quale? Sto parlando del calore e dell’amicizia delle persone.
Vi siete fatti sentire con il vostro calore e i vostri messaggi di speranza, parole di rincuoro e testimonianze di chi c’era passato prima di me. Perché poi il cervello si fa anche queste domande: ‘Perché proprio a me?, Perché hanno voluto violare la mia identità?’
Tutto chiaro. Ancora una volta, la sola cosa che interessa al mondo freddo dei social sono esclusivamente i NUMERI: follower da rubare e rivendere subito ad altre persone a sua volta senza scrupolo. Persone alla quale non interessano le facce di quei follower ma solo il numero che rappresentano.
SCHIFO verrebbe da dire. Purtroppo, in questo mondo ci siamo tutti o quasi. Una finzione che ci comanda a bacchetta ma allo stesso tempo ci da spazio per fare e raccontare la nostra e, senza la quale forse oggi sarebbe difficile, ahimè, vivere. L’ho odiata, volevo buttare tutto nel cesso -scusate l’espressione un po’ trita – sacrificando il lavoro di una vita uscendo da questo mondo ma… NO, non ho voluto dargliela vinta.
SIETE tanti e siete stati tanti ad incoraggiarmi nel darmi speranza, nello spronarmi a cercare la soluzione per continuare il percorso fatto fino ad oggi. Mi avete fatto sentire importante ed unico: VOI.
Bhè, ci sono stati anche messaggi cattivi di chi si pavoneggiava sperando che fosse stato merito di VirtualVEGAN e che tutto ciò fosse appunto il disegno di una vendetta Vegan contro gli assassini macellai. Vi posso giurare che questo manco mi ha scalfito di un solo centimetro.
ARRIVA LA CAVALLERIA DEI BUTCHER
Assieme ai soliti cinici, scaltri e approfittatori haters ecco che sono giunti decine di messaggi di aiuto da parte dei colleghi macellai già vittime di tale sopruso che mi indicavano le strategie da compiere per poter ripristinare il tutto: rassicurazioni di amici legali dove mi dicevano che tutto si sarebbe sistemato per il meglio. E top-dei-top e la mente geniale di amici carnivori, programmatori per professione, che si sono messi subito in moto per cercare la soluzione. Ecco, in questi gesti che ho trovato il senso positivo nello stare nei social e a loro e a voi debbo la mia riconoscenza più sincera.
COSA FARE?
Quando sei vittima di questi attacchi e, riesci per tempo a capirlo, il primo consiglio che vi do è quello di fare ogni singolo screen shoot di tutto quello che sta accadendo, messaggi, cambiamenti di impostazioni improvvise e soprattutto tenetevi sempre l’immagine dei vostri profili prima di ogni attacco. Queste saranno le vostre uniche carte vere che vi salveranno.
Seconda cosa è quello di contattare l’assistenza clienti della piattaforma per denunciare tempestivamente l’accaduto, raccontando con più informazioni possibili ogni azione successa e compiuta. Da qui in poi dovrete solo aspettare.
Dopo 24h di attesa ecco che appare nella casella di posta un messaggio dal centro assistenza. Tranquilli, non arriva in italiano, e neppure in lingua inglese. Sono stato contattato da operatori TURCHI – davvero! di nazionalità tuca intendo!! – i quali – ahimè! – scrivevano però solo nella loro lingua. Ma mai perdersi d’animo! Subito, grazie al traduttore di Google, comunicare con loro è divenuto possibile, direi addirittura quasi facile. Una serie di indicazioni, tra le quali quella di fare fotografie con in mano cartelli con scritte parole da loro dettate per certificare la propria vera identità. Altre lunghe ore per dare modo di verificare tutte le informazioni comunicate ed ecco che, con un messaggio di ripristino, Andrea Laganga è tornato ad essere il proprietario della sua Maremma Che Ciccia.
A, dimenticavo… intanto tramite amici abbiamo provato a contattare il furbetto Acker per riavere indietro l’account rubato. E sapete quale è stata la loro risposta? Soldi, ben 500$ di ‘riscatto’ da versare in cambio, forse, di qualcosa che era già tuo. Fortunatamente non abbiamo ceduto.
Tutto è bene quel che finisce bene. Chi mi conosce sa che sono una persona ottimista per natura e che la soluzione va cercata ad ogni costo. Al di la dell’accaduto, sono molte le cose positive che mi porterò dietro questa esperienza.
Dietro ad una semplice tastiera, siamo persone fatte di ciccia e di sentimenti. Non ci sono false strategie e finzioni che possono lottare contro il calore umano. Poteva andare tutto male ma, so già che in molti di voi mi avrebbero aiutato ad alzarmi per ricominciare a lottare anche senza il vecchio profilo. E non sarebbe stato un ricominciare da zero. Ma un continuare a lottare!
E su tutto… grazie ad Instagram che è stato di enorme supporto!! Non disperate: c’è sempre una soluzione!
Grazie a tutti,
il vostro MAREMMA BUTCHER!
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