BARBECUE A PELLET? Maremma Che Ciccia l’ha provato per VOI
Chi sa se un barbecue a pellet garantisce le stesse prestazioni di un classico barbecue a carbone? Offrirà risultati eccellenti, giuste tonalità di affumicatura e prestazioni professionali?
Ecco le domande che sicuramente ogni appassionato di BBQ si è posto con l’uscita di questi nuovi dispositivi dalle fantasmagoriche promesse. Maremma che Ciccia, presa dalla curiosità, non poteva che TESTARLO per voi per esprimere un proprio parere con occhi di BUTCHER.
BARBECUE A PELLET
Prima di raccontarvi la nostra esperienza, andiamo ad inquadrare questo differente dispositivo di cottura con 5 veloci definizioni:
- Cambio di tecnologia, ovvero produrre calore per la cottura tramite la combustione del pellet.
- Il pellet ha un potere calorifico maggiore di altri e tale caratteristica consente di riscaldare in modo rapido la griglia per la cottura dei cibi.
- La temperatura di cottura può essere raggiunta rapidamente mediante una piccola quantità di combustibile (pellet). Quindi il pellet, rispetto ad altri combustibili, garantisce un ottimo rendimento a costo ridotto.
- Il barbecue a pellet consente di grigliare in tempi rapidi, senza fatica e lasciando inalterate le fragranze delle varie pietanze.
- Produzione limitata di detriti di scarto della combustione, ossia cenere, facilmente removibile.
Insomma, presentato così, possiamo dire che il barbecue a pellet entra a gamba tesa in un mercato dei dispositivi da cottura già molto variegato e assai professionale. Ma le promesse saranno fedeli alla realtà?
MAREMMA CHE CICCIA TASTING
Per fare questo testing, ci siamo affidati ad un dispositivo a pellet di qualità medio/alta, sia per quanto riguarda il prezzo di vendita, sia per fattezza e robustezza. Abbiamo quindi deciso di affidarci al BRAND PitBoss, visto le ottime impressioni nei precedenti utilizzi con il loro modello Kamado.
Già dal suo arrivo, possiamo ammirare la perfezione e la cura nel dettaglio dell’imballo. Noi Apple dipendenti, godiamo nello scartare un nuovo arrivo e, devo dire che lo è stato anche durtante l’Unboxing di questo spelndido oggetto. Aspettando il Sabato pomeriggio, ecco che è arrivato il momento di dedicarsi al montaggio.
MONTAGGIO
Sballando i singoli pezzi, notiamo subito la robustezza del materiale utilizzati in ogni signolo componente. Dopo aver ben disposto ogni particolare e, istruzioni alla mano, direi che occorrono dai 30 ai 50 minuti per montare il dispositivo. Servono sicuramente due mani in più per assemblare il carrello e per sollevare la camera di combustione ma, tranquilli, io l’ho fatto con mio figlio di 10 anni.
Ecco che vi presento il nuovo entrato nella scuderia del BUTCHER, il PitBoss 850 Navigator.
IMPORTANTE: Questi dispositivi necessitano di corrente elettrica per il funzionamento, dall’inizio fino al termine della cottura.
PRIMA ACCENSIONE: come da manuale di istruzione, eseguire la prima accensione per eliminare ogni residuo all’interno del dispositivo, come pelucchi di polisterolo e quant’altro. Cottura raccomandata 175°C per 40 minuti. Per ‘metterlo in moto’, caricare il serbatoio del Pellet, avviarlo secondo le istruzioni scritte, impostare la temperatura desiderata e… il gioco è fatto.
COOKING TEST
Dopo le dovute prassi per l’inizializzazione, ecco pronto il BUTCHER a sfidare le sorti del nostro nuovo dispositivo barbecue.
COTTURE SCELTE:
- Beef Ribs di Maremmana
- Rostinciana in Porchetta
- Coscio di agnello
- Tomahawk di Maremmana
Come vedete, abbiamo scelto 3 tipi di carne differenti e ben 4 cotture dedicate molto diverse tra loro proprio per metterlo fin da subito sottotorchio.
ACCENSIONE
Ore 8.30, sveglia domenicale e via in giardina per iniziare. Caricamento del serbatoio con Pellet gusto Apple (MELA), accensione del dispositivo, avviamento della tramoggia del pellet, temperatura impostata su 110 °C e via. In poco meno di 10 min, avevamo già in camera la temperatura ben settata e stabilizzata per iniziare la cottura; nemmeno il tempo di far riposare la ciccia ;-).
Posizioniamo subito le nostre Beef-Ribs, precedentemente rabbate con il RUB della Smoking – Il SimplyBeef, inserito la sonda (IN DOTAZIONE) del termometro collegata al display e abbiamo chiuso il BBQ. STOP
Intanto, abbiamo preso la nostra Rostinciana in porchetta, rabbata con il RUB HARD CORE CARNIVORE, dell’amica Jess PRYLES, line R.E.D., ideale sul maiale e, siamo andati ad inserire sulla griglia. Ogni volta che apriamo il dispositivo notiamo un sensibile, quanto normale, diminuzione della temperatura; questo a significare la sensibilità molto precisa del termometro interno alla camera. Temperatura che velocemnte torna al SET impostato.
Andiamo poi ad inserire il nostro coscio di agnello, condito con semplice salvia, rosmarino e sale.
A questo punto, il nostro lavoro al momento è terminato. Non ci resta che ammirare il bellissimo oggetto davanti agli occhi, sorseggiando birra e giocando con i figli. Al resto ci pensa l’intelligentissimo dispositivo, il quale in automatico mantiene in modo stabile la temperatura scelta.
Anzi, ogni tanto, per sentirmi utile, ho idratato ogni taglio scelto con dell’aceto di mele.
2 ORE DOPO
Passate le 2 ore, decido di inserire, sempre a temperatura di 110°C, il TOMAHAWK di Maremma, rabbato con dello splendido RUB di colore NERO, sempre della linea HARD CORE CARNIVORE, by Jess PRYLES, fino al raggiungimento della temperatura al cuore di 45°C.
Passate le 3 ore, decidiamo di mettere in foile le nostre Ribs, con temperatura al cuore di 65°C, e di incartare con della stagnola il nostro coscettino di agnello prossimo al target. La rostinciana in porchetta invece tutto nella norma.
Ore 12.30: Tolto il Tomahwk con temperatura al cuore desiderata e messo nell’alluminio fuori dal dipositivo, tolte le nostre beef-ribs con target al cuore di 92°C, aprendo leggermente l’incarto per rallentare il continuo della cottura, tolto l’agnello mantenendolo sempre incartato.
VERSO LA COTTURA DIRETTA
Aumentiamo la temperatura del Barbecue, impostando la nuova temperatura su i 175°C. Vediamo subito la fantastica reattività del dispositivo nel raggiungere in soli 5 minuti la nuova temperatura richiesta, girando solamente una manopola.
Ci siamo, la temperatura del preparato di maiale è arrivato al cuore e, data la già elevata temperatura in camera, ne approfittiamo per metterlo alla prova con le cotture DIRETTE per terminare la cottura del nostro tomahawk, portando la manopola alla temperatura di HIGTH.
Cosa sarà successo? Se siete curiosi, mentre aspettate il prossimo articolo sul TEST del PITBOSS 850 by Maremma che ciccia, mettete un bel LIKE sulla pagina. Sabato vi svelero i risultati.
Parola del BUTCHER!
Bella descrizione.
Una domanda, puoi dirmi quanto è profondo con il ripiano chiuso ?
Grazie
ciao marco.
domenica quando sono al bbq lo controllo.
ti lascio il mio cell 339.83.15.021 cosi che se non me lo ricordo, mandami un whatsapp… grazie