GRAN LESSO A FREDDO DI MAREMMANA

Chi l’ha detto che la carne lessa va mangiata solo nelle fredde giornate d’inverno?
L’estate è sempre un momento difficile per scegliere cosa mangiare. “Perché non è proprio fame, ma è voglia di qualche cosa di buono” – come diceva nella celebre pubblicità la signora di giallo vestita.
Oggi vi farò ricredere su una preparazione che spesso viene associata esclusivamente alla stagione invernale ma, occhio alla scelta degli ingredienti; faranno la differenza.
A TAVOLA CON OLIO TUTTI

Per noi toscanacci, la scelta dell’olio non è ‘a caso’. Per noi l’OLIO, rigorosamente Extra Vergine d’Oliva, non è un semplice condimento da usare ‘giusto per…’, ma rappresenta una BASE della cucina Italiana. Quella cosa che ci deve essere sempre in tavola, insomma un INGREDIENTE fondamentale per la riuscita di un piatto.
Ecco quindi che oggi Maremma Che Ciccia, vi presenterà una ricetta inedita per il contest sull’Olio TURRI, indetto da AIFB, Associazione Italiana Food Blogger.
DOVE SIAMO

Dalla passione per l’olivicoltura nasce il Frantoio Turri. Tra i primi oleifici di Verona, il frantoio porta avanti oggi come allora una produzione olearia attenta e scrupolosa, con l’impegno a tutelare l’autenticità di un prodotto che nasce dall’incontro di natura e cultura. Il frantoio è al centro di un territorio unico, Lago di Garda il cui peculiare microclima è da sempre prezioso alleato dell’olivicoltura gardesana. Una tradizione di Famiglia con la mission di promuovere una sana e gioiosa abitudine alimentare con l’olio spremuto in Italia e amato nel mondo.
LA NOSTRA PROPOSTA SALATA
Scegliere una giusta preparazione per dare energia a uno dei due olio scelti per il contest non è stato facile. Dal mio mando carnivoro, potevo abbinare una succulenta Bistecca, una fresca tartare o un carpaccio di Maremmana. Si, tutto eccelso è vero, ma non era il giusto compromesso per l’Olio Turri.

Se penso al territorio Veronese, meta di molti viaggi con i colleghi della Nazionale Macellai, mi viene in mente cene passate nella casa del collega Mario Giuliatti. Veronese DOC dal cuore immenso dove, nella sua tavola non poteva ami mancare il bollito di carne accompagnato da dell’ottima Pearà.
Ora, siamo ad agosto, preparare una Pearà (e chi la conosce sa di cosa parliamo) non è proprio cosa da fare ma, preparare un Gran bollito e gustarselo a freddo invece, è la scelta giusta.
Ecco quindi, l’esaltazione Estiva della Carne grazie all’Olio Turri Ottenuto a Freddo. Un olio della linea TURRI Classico, ottenuto esclusivamente dalla spremitura a freddo, un olio dal sapore ricco e corposo dall’aroma intenso ma a sua volte gentile. Insomma, un giusto ingrediente da unire insieme al nostro Gran Bollito di Maremmana.
INGREDIENTI PER 4 Persone
- ½ Lingua di bovino
- 600 gr di Cappello del Prete di Bovino
- 4 Carote, 2 cipolle rosse, 2 patae, coste di sedano
- Olio Turri Classico
- 2 chiodi di garofano
- Sale, pepe,
PER IL BRODO
Mettere in un tegame 2 Lt di acqua, immergere le verdure e portare ad ebollizione l’acqua. Una volta che l’acqua bolle, e solo a quel momento, inserire i due tagli di carne. Abbassare la fiamma, aggiungere sale, pepe, 2 chiodi di garofano e un filo di olio Turri per dare il primo profumo della terra. Coprire il tutto e lasciare andare per almeno due ore. Trascorso il tempo, la nostra carne sarà pronta. Per essere sicuri della sua cottura, aiutarsi con una forchetta per bucare la carne. Se la forchetta entra con facilità nel nostro lesso, allora la carne sarà pronta. Lasciare raffreddare il nostro Cappello del prete nella pentola completamente immerso nel brodo. Per quanto riguarda la lingua invece, con una pinza, toglierla dall’acqua e farla raffreddare leggermente in un piatto. Dopo soli 5 minuti, aiutandosi con un canovaccio e, senza scottarsi, andremo a rimuovere la pelle che ricopre la lingua. Una volta tolta, lasciamola raffreddare a temperatura ambiente per almeno 2 ore.
TUTTO PRONTO
Eccoci pronti. Magari di ritorno da una giornata di mare, siamo pronti per preparare una cena gustosa, sana dal sapore insolito.

Prendiamo il nostro lesso ancora immerso nel brodo, mettiamolo in un piatto e, con l’aiuto di due forchette lo andremo a ‘sfilacciare’, andando a ottenere degli sfilacci di carne. Prendiamo la nostra lingua e adiamola ad affettare a fettine sottili mettendole in modo ordinato in un vassoio da portata. Recuperiamo tutte le nostre verdure dalla pentola del brodo, Carote, Cipolla, Patata, tagliamole a pezzettini e andiamo a metterle nel centro del nostro lesso precedentemente sfilacciato.
ORA VIENE IL BELLO

Se andrete ad assaggiare ora il piatto, sentirete che il pasto non sarà proprio dei migliori. Sai perché? Manca il tocco della bacchetta magica. Prendi del sale, del pepe, e un giro abbondante di OLIO TUTTI CLASSICO a ricoprire ogni parte della carne e delle verdure. Ecco, ora tutto è pronto per essere gustato con stupore ma soprattutto piacere nell’aver reso un qualcosa di impensabile, qualche cosa di veramente speciale.
CONSIGLI: Per servire il tuo gran lesso in modo ancor più particolare, tosta del pane, ‘sdrusciato’ (come si dice in maremma) con degli spicchi d’aglio e appoggia sopra il gran lesso di bovino con un buon filo d’olio TURRI. Ecco qua un piatto semplice e raffinato che conquisterà la vostra estate. E ricordati, i crostini con la Lingua sono CHIC.
Parola del Butcher!
Ringraziamo la Famiglia Turri per l’olio splendido che con amore e impegno producono in quel del lago di Garda. E un grazie alla Famiglia AIFB con cui ogni giorno cresco e cresciamo insieme.
Non vi perdete il prossimo appuntamento con l’Olio TURRI e il Butcher!
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