MENS SANA IN CORPORE SANO… se mangi sano! Il DECALOGO della spesa consapevole
MENS SANA IN CORPORE SANO… se mangi sano!
Il DECALOGO della spesa consapevole
Nel corso di migliaia di anni, gli esseri umani hanno creato una cultura alimentare che ci ha aiutato a capire cosa mangiare e cosa evitare. Abbiamo imparato quali fossero i cibi sicuri e quali potevano ucciderci. Abbiamo imparato a trovare i cibi locali e a cucinarli. Tutte regole e abitudini che hanno semplificato l’atto del mangiare. Quando arrivava il momento di nutrirsi, la gente non doveva pensare troppo: mangiava quello che avevano sempre mangiato i loro genitori e i loro nonni. Se uno viveva in Messico, mangiava riso, fagioli e tortillas di mais. Se uno viveva nell’Africa occidentale, mangiava manioca, igname, fagioli e miglio. Inoltre, quello che si mangiava dipendeva dalle stagioni. Si mangiavano mele in autunno e verdure a foglia in primavera. Insomma, tutto era rigorosamente ben scandito dagli usi e dalla terra. Oggi, l’onnivoro moderno è praticamente rimasto senza una cultura di riferimento. E mentre in alcune parti del mondo ancora si muore di fame, in altre -le nostre – nei nostri giganteschi supermercati per assurdo ci sentiamo più persi di chi si trovava in mezzo a una foresta diecimila anni fa. Avendo accesso ad una scelta illimitata di cibo, non siamo più certi di quali alimenti ci facciano bene e quali no. Grazie all’industria alimentare, non sappiamo nemmeno cosa mangiare veramente. Certe volte ci viene da chiederci: ‘ma perché mangiamo?’ arrivando magari 7 volte su 10 a tavola senza neppure un vero appetito. L’Uomo Moderno non sa più come sciogliere il dilemma del ‘cosa devo mangiare per stare bene’, e oggi il problema si fa sempre più serio. Noi che possiamo – e ricordiamocelo: siamo molto fortunati! -dobbiamo solo recuperare le abilità e le conoscenze che le persone semplicemente avevano una volta.
SAPERE PER SALVARSI
A tal proposito, mi viene in mente un libro – Breviario di Resistenza Alimentare -molto interessante che divorai nella lettura già 5 o 6 anni fa, quando il bisogno di informarmi ed informare aveva preso il sopravvento, di Michael Pollan, uno dei miei GURU sull’alimentazione, scrittore, giornalista, naturalista e professore universitario di Berkeley in California, considerato oggi uno dei più autorevoli esperti di alimentazione a livello mondiale – scusa se poco! Si è occupato molto di alimentazioni scorrette, allevamenti di animali super intensivi, utilizzo di chimica smisurata in prodotti alimentari, insomma, un detective dello ‘schifo’ al quale ci sottoponiamo, consapevolmente direi, ogni giorno. Avrei voglia di raccontarvi molti dei suoi passaggi ma ce n’è soprattutto uno che mi è rimasto ben in mente e che ritengo utile per noi tutti. Un decalogo di comportamenti sani da adottare nel momento dell’acquisto dei nostri prodotti che poi andremo a mangiare insieme ai nostri familiari.
DECALOGO DELLA “SPESA CONSAPEVOLE”
1.NON MANGIATE NIENTE CHE LA VOSTRA NONNA NON RICONOSCEREBBE COME CIBO -vImmaginatevi di attraversare le corsie di un supermercato insieme alla vostra nonna o bisnonna. Eccovi davanti agli espositori. La bisnonna prende un tubetto di salsa al tonno tascabile e non ha la più pallida idea di cosa possa essere quel gel aromatizzato contenuto in un cilindro di plastica colorata. Si mangia o è dentifricio?
2.EVITATE PRODOTTI CON INGREDIENTI CHE NESSUN UMANO NORMALE TERREBBE IN DISPENSA – Digliceridi etossilati? Cellulosa? Gomma xanthan?… nessuno di noi li userebbe mai per cucinare. Perché allora dovremmo permettere ad altri di infilarceli nei nostri cibi?
3.EVITARE CIBI LE CUI ETICHETTE ELENCANO TRA I PRIMI INGREDIENTI UNA QUALUNQUE FORMA DI ZUCCHERO (O DOLCIFICANTE) – Le etichette elencano gli ingredienti in base al peso, e un prodotto che contiene più zucchero di ogni altro ingrediente ne contiene troppo. Punto.
4.EVITATE PRODOTTI ALIMENTARI CON PIÙ DI 5 INGREDIENTI – Il numero è solo indicativo, ma tenete a mente che più ingredienti sono contenuti in un cibo confezionato e più è probabile che si tratti di un prodotto ad alta raffinatezza industriale. Un lungo elenco di ingredienti nella ricetta della nonna, beh, tutta un’altra faccenda: in quel caso va benissimo.
5.EVITATE CIBI CON INGREDIENTI CHE UN BAMBINO DI TERZA ELEMENTARE NON RIUSCIREBBE A PRONUNCIARE – L’idea di fondo è sempre la stessa ma, per chi ha figli e soprattutto è responsabile anche della loro alimentazione, sicuramente la frase fa ancora più effetto. Diamo valore alla semplicità innanzitutto.
6.EVITARE PRODOTTI ALIMENTARI CHE VANTANO BENEFICI PER LA SALUTE O PORTANO IL NOME DI “LIGHT”, “ZERO”, “DIET” – Sembra un controsenso, ma perché un prodotto possa vantare benefici per la salute sulla sua confezione, tanto per cominciare deve avere una confezione, e dunque è molto probabile che sia industriale e non genuino. Il fatto che le carote siano mute non significa che non abbiano nulla da dirci sulla nostra salute. Senza pensare poi alle campagne o utilizzi delle scritte zero, come se eliminare i grassi “cattivi” dai cibi li renda dimagranti. Insomma una sorta di gioco di parole che, soprattutto in America ha determinato un’assunzione maggiore di calorie giornaliere nelle persone. Meglio consumare un cibo vero, purché con moderazione.
7.AL SUPERMERCATO, RESTATE IN PERIFERIA, ED EVITATE IL CENTRO – Fino a che non ho letto questa frase, e non sono andato a controllare personalmente, non ci credevo. Quasi tutti i supermercati sono disposti allo stesso modo. I prodotti dell’industria alimentare dominano le corsie centrali, mentre le cassette dei cibi freschi, verdure e ortaggi, carne e pesce, latticini, si trovano lungo le pareti. Se resterete in periferia, è più probabile che voi arriviate alla cassa con un carrello pieno di cibo vero. Provare per credere!
8.MANGIATE SOLO CIBO CHE VA A MALE – Cosa significa? Più un alimento è raffinato, e a lunga scadenza, meno è nutriente. Il cibo vero è vivo quindi, prima o poi dovrebbe anche morire no?
9.MANGIATE CIBO I CUI INGREDIENTI ESISTONO IN NATURA – E qui, la battaglia di noi Butcher si fa sentire viva già da molti anni. Sempre di più sono i colleghi che si uniscono all’etichetta ZERO CHIMICA, pulita da ogni sorta di sostanza chimica all’interno delle preparazioni in macelleria. Provate a leggere gli ingredienti su una confezione di Pringles. Riuscite ad immaginarli in natura? No, vero?
10.MANGIATE SOLO CIBO PREPARATO DA ESSERI UMANI – Se proprio devono essere gli altri a cucinare per voi, meglio che il cuoco sia un essere umano, e non una multinazionale. In genere, l’industria alimentare usa troppo sale, grassi, zucchero, oltre a conservanti, coloranti e altri ritrovati di laboratorio. E fa di tutto per produrre cibi immortali. In questo caso, la bottega sotto casa, il macellaio di fiducia che, ogni santo giorno le vedete, ci parlate e lo toccate, sappiate che lui è li per metterci la propria faccia.
(Michael Polland_ Breviario di resistenza alimentare, edito Rizzoli)
E tu, come ti difendi dal cibo? Scrivici i tuoi segreti, i tuoi trucchi, i tuoi consigli. Ricordati che il cambiamento deve partire prima di tutto da noi stessi. #InsiemeSiVince
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!