iMeat 2019 _ La Fiera del…
IMEAT 2019_ LA FIERA DEL…
Tempo di bilanci per il dopo iMeat 2019, l’unica fiera in Italia dedicata esclusivamente al Macellaio e al Gastronomo. La definirei “Una fiera che ‘unisce i butcher’ anzi, potrebbe essere lo slogan da proporre al grande amico Luca Codato, ideatore e organizzatore dell’iMeat. Una tre giorni ricca di eventi, corsi e novità, ma soprattutto di giovani.
Proprio loro hanno dato la spinta giusta a questo iMeat. Un’ondata di Young che hanno voluto gridare a gran voce il loro #presente nella famiglia dei Macellai. Coloro che rappresentano il presente ma soprattutto il futuro di questa categoria che tanto è cambiata ma molto dovrà cambiare.
PARTIAMO DAI NUMERI
Si è svolta nei giorni di 24-25-26 marzo e già nel primo giorno della domenica i numeri all’ingresso della fiera erano da capogiro. Oltre 6000 i visitatori che hanno deciso di trascorrere il fine settimana tra le fila del centro fieristico modenese.Da Nord a Sud una gran bella platea di professionisti della carne in cerca di… già, è proprio questa la domanda: cosa cercano i visitatori in “iMeat” che altre fiera non offrono?
LA RISPOSTA – GIRANDO PER LA FIERA
Siamo andati in giro per la fiera a domandare ai visitatori perché avessero scelto di essere presenti. Vi posso giurare che i vostri sguardi erano le risposte più belle. Tra le vostre motivazioni sicuramente è uscita la voglia di andare alla scoperta delle novità lanciate dalle aziende produttrici di attrezzature o prodotti di supporto per le nostre macellerie. Ma a gran voce, quasi l’80% degli intervistati mi ha dato la stessa risposta: “iMeat per noi è l’occasione per abbracciare di persona colleghi con cui condividi l’amore per questo lavoro, un modo diretto per scambiare idee tra i professionisti… è il “tassello” mancante ad una conoscenza molto spesso virtuale del collega che da oggi diventa una vera e sana amicizia.” Una vostra testimonianza ben tangibile che va oltre le vostre parole; sguardi emozionati che vanno raccontati a chi ancora non ha compreso bene chi è il BUTCHER.
L’ESERCITO DEI BUTCHER’S SELFIE
Spesso diciamo a malincuore che la categoria sta lentamente morendo perché non sta vivendo il cambiamento generazionale. iMeat 2019 invece ci ha regalato un cambio di rotta.
Un orda inferocita di giovani macellai pronti a immortalare con i propri smartphone ogni novità o spunto da riportare nelle proprie macellerie. E non solo giovani visitatori ma.. giovani protagonisti. Tra gli attori visibili all’interno degli stand abbiamo trovato con piacere facce fresche pronte a dire la loro con il ‘coltello’ in mano. Nulla da togliere agli “over” naturalmente, presenza importante tra le fila della professione, senza i quali nulla sarebbe possibile. Quello che però non tutti ancora hanno ben capito è che il cambiamento professionale va vissuto e tanto più va condiviso con le nuove generazioni. Se veramente teniamo alla professione dobbiamo dare/prenderci lo spazio necessario per crescere in modo effervescente. Non ci scordiamo che i giovani sono il presente e il futuro anche del nostro mestiere.
TOP FIVE DI IMEAT
Non una classifica del “migliore” ma una sorta di sintesi su quello che secondo noi ci ha lasciato a bocca aperta:
- Sicuramente la presenza dei “BUTCHER for CHILDREN” non può che essere fregiata da molte sottolineature. Una domenica tinta di rosso, sorrisi e voglia di mettersi in gioco per chi veramente ha bisogno. L’associazione benefica di Macellai che ogni anno cresce a dismisura silenziosamente ma con grandi e reali fatti. Anche i Butchers hanno un cuore.
– La presenza di numerose associazioni che, ognuna con i propri obiettivi, danno lustro e compattezza alla professione. Un grande plauso sicuramente va alla new entry delle associazioni, la “Family BUTCHER” che, anche se appena nata, ha voluto dare un forte segnale dimostrando la “rumorosa” presenza in fiera. Indispensabile sicuramente la presenza dell’Associazione oramai affermata di “Passione Preparati” che ad ogni edizione spinge l’asticella della professione sempre più in alto offrendo corsi e seminari di grandissima qualità e contenuti da riproporre nelle proprie macellerie. Show per la Nazionale Italiana Macellai la quale si è vista “braccata” dai tanti amici e colleghi per una foto insieme manifestando la propria vicinanza e stima al team tricolore. Viva l’#iostoconlanazionale!
– Un plauso va anche alle grandi sigle aziendali come Greci, Alimenta, Pagani che hanno deciso di mettersi in gioco attraverso la figura del macellaio chiamandolo proprio a rappresentare il marchio dell’azienda nel proprio stand mettendo a disposizione i propri spazi e i propri prodotti.
- Questa non so se è più un pregio o un difetto. Avete notato quanti espositori di celle per la stagionatura delle carni? A voi i commenti…
– The last, but not the least, dobbiamo spendere qualche parola sugli espositori di prodotti alimentari. Quest’anno ho visto la presenza abbondante di piccoli produttori di ineccepibile qualità per quanto riguarda il food. Dallo stagionato, al salume cotto passando per il prodotto conservato… ognuno dei quali uniti dalla qualità intrinseca del prodotto finito. Siamo stufi di “prodotti scadenti”, abbiamo il dovere di diventare portavoce della qualità.
RINGRAZIAMO…
Un ringraziamento sicuramente va ai “padroni di casa”, agli organizzatori dell’evento che sia nei mesi precedenti che durate tutta la manifestazione hanno dimostrato una grandissima professionalità ed un attaccamento alla nostra professione.A tutte le Aziende, piccole e grandi, a tutte le Associazioni di categoria o formative presenti perché senza la loro scelta nell’essere presenti l’iMeat non esisterebbe e, per di più, non sarebbe ad ingresso gratuito (non ce lo dimentichiamo). Ed infine grazie aVOI, a tutti i partecipanti, i BUTCHER d’ITALIA, che hanno voluto essere presenti di persona macinando chilometri anche solamente per dare un forte segnale a questa professione che si sta muovendo in modo inarrestabile.
E tu eri presente ad iMeat? Raccontaci la tua…
Ci vediamo tra due anni? O forse uno? Chi lo sa…
intanto un po di foto
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