IL TOCCO SPEZIAle per i tuoi piatti… 6 SPEZIE per contaminare la CICCIA
Una SPEZIA per ogni PIATTO… un SPEZIA per ogni CICCIA.
Delicati profumi, sapori intensi, colori vivaci. Provenienti da tutto il Mondo per accendere le proprie Fantasie.
Ma quali sono quelle più utilizzate nel mondo?
Anche la pietanza più semplice assume un gusto particolare con l’aggiunta di spezie che, come una sorta di “polvere magica”, rendono ogni piatto differente.
Ognuna con particolarità differenti, originarie da ogni parte del mondo, pronte a lasciare una nota tipica di terre lontane, sapori sconosciuti.
Il loro uso è, infatti, dominante nei paesi orientali dove, così come nel Sud America, se ne conoscono e sfruttano le numerose proprietà benefiche. Molto utilizzate in Europa, sia a livello domestico che nei ristoranti stellati per dare il “tocco” ai propri piatti raffinati.
Ma quali sono le spezie più diffuse nel mondo?
ANICE
Una delle più antiche è l’anice. Verde, stellato, o pepato. Questa spezia importata dagli arabi, usata nell’antichità da greci e romani per le sue proprietà digestive, è stata rivalutato nell’800. In Francia, l’anice viene usato nella preparazione di alcuni piatti di carne ma, lo si ritrova alla base di molti liquori, come la sambuca, l’ouzo greco e il Pastis. Quest’ultimo tipico aperitivo alcolico originario di Marsiglia, in Francia.
RICETTA: Bocconcini di Pollo con ANICE STELLATO
PEPERONCINO
Il peperoncino rosso (Capsicum annuum) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Solanacee, la stessa di patate, melanzane, pomodori e tabacco. Originaria del continente americano, fu portata in Europa da Cristoforo Colombo, di ritorno dal suo secondo viaggio dal Nuovo Mondo.
Il frutto viene consumato fresco, essiccato, affumicato, cotto o crudo. Oltre alla sua capacità di bruciare il palato, si utilizza anche per aromatizzare, nonché per fare salse piccanti. Nelle specie piccanti, la capsaicina si concentra nella parte superiore della capsula, dove ci sono ghiandole che la producono, diffondendosi poi lungo la capsula. Al contrario di quanto si crede comunemente, non sono i semi a dare la piccantezza, ma la membrana interna. La placenta infatti contiene la maggior parte di capsaicina: quindi è quasi inutile togliere i semi per ridurre la piccantezza del frutto, mentre è consigliabile togliere la placenta.
RICETTA: Costolette di Maiale al PEPERONCINO
CANNELLA
La cannella è, invece, originaria della Cina e si ricava da un arbusto. La forma sotto la quale è conosciuta è quella di una polvere molto profumata utilizzata nella preparazione di dolci, e non solo. Ha virtù stimolanti e forse, anche afrodisiache.
RICETTA: POLLO ARROSTO con Mela e Cannella
PEPE
Originario dell’India, è arrivato il pepe, una delle spezie più utilizzate in tuto il mondo. Ne esistono di diversi tipi: bianco, nero, verde e rosa. La qualità bianca, verde e nera rappresentano in realtà diversi gradi di maturazione di uno stesso frutto, mentre quello rosa deriva da un’altra specie di pianta, tanto è vero che è anche chiamato falso pepe.
Parlando dei suoi effetti curativi, il pepe favorisce la produzione gastrica e perciò ha un’azione digestiva. Il suo utilizzo è però sconsigliato a chi soffre di gastrite e altre patologie dell’apparato digerente.
RICETTA: Un Grande CLASSICO _ Filetto al Pepe VERDE
ZAFFERANO
Lo zafferano, tipico ingrediente per il risotto alla milanese, è una pianta pregiata e rara che viene da lontano e per questo molto cara. Deriva, infatti da un particolare fiore che cresce in Asia. Conosciuto in oriente fin da tempi antichissimi, lo zafferano viene usato nella preparazione di vari tipi di pietanze, dalle carni al pesce, dalla verdura, fino ai dolci. Ha proprietà antiossidanti, oltre a un’azione nel potenziamento delle difese immunitarie.
RICETTA: Polpette allo ZAFFERANO
CURRY
Infine, tra le spezie più importanti e conosciute al mondo, un posto di rilievo è occupato dal curry. Quello che alcuni non sanno è che in realtà il curry non è una spezia, non una sola. Quella polvere giallo oro che rende due alimenti di per sè molto semplici nel sapore, come il pollo e il riso, altro non è che un insieme di miscela di spezie orientali e aromi diversi, tra cui spiccano la cannella, il coriandolo, la curcuma, i chiodi di garofano e il cumino. Impiegato per lo più nella preparazione di piatti salati, soprattutto in Asia, può essere utilizzato anche nella preparazione di dolci come, ad esempio i budini.
I CONSIGLI di Andrea
1. QUANTITA’
Ogni piatto ha la sua giusta spezia, ma talvolta questo dipende anche dal gusto di chi cucina; è bene attenersi alla prima regola valida per tutte le spezie: usate molta parsimonia.
L’aroma e il sapore della spezia, potrebbe infatti andare a coprire quello della pietanza stessa; il consiglio è quindi di saper valutare attentamente o attenersi alle dosi riportate nella ricetta.
2. CONSERVAZIONE
Il fattore più importante per usufruire al massimo dell’aroma delle spezie è rappresentato dalla conservazione delle spezie stesse che, se non trattate con cura, possono irrancidire e diventare sgradevoli o perdere completamente profumo e sapore.
Vasetti di legno, ceramica o vetro, chiusi ermeticamente risultano essere contenitori adatti, ma attenzione: le spezie temono anche il caldo e l’umidità, quindi evitiamo contenitori aperti o sacchetti di plastica, fonti di calore e il troppo freddo.
Se conservate con cura, si conserveranno intere per un più di un mese, per più di sei mesi se macinate.
3. MACINARE AL MOMENTO
L’ideale sarebbe macinare le spezie solo al momento dell’uso, riducendole in polvere utilizzando un mortaio, o pestandole con il mattarello (no mixer o altri apparecchi elettrici), grattugiandole con l’apposita grattugia, (sempre ben asciutta e pulita), tostandole a fiamma viva per esaltarne il sapore e l’aroma, o saltando i semi in poco olio per renderli più profumati.
Andrea Laganga
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